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Un viaggio dalle ultime novità di TorinoSposi ai siti web per organizzare un matrimonio 2.0

Sono andata a TorinoSposi 2015, manifestazione organizzata da GuidaSposi il 24-25 gennaio e dedicata e riservata ai Promessi Sposi.

Io, ovviamente, ero in incognito, essendo già sposata. Ho visitato la fiera con mio figlio al seguito.

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Tra le novità il Wedding Day.

Per esempio, il ristorante ‘l Bric, frazione Carboneri di Montiglio (Asti) propone appunto il Wedding Day, una giornata “porte aperte” come le scuole, in cui titolari ed addetti spiegano agli sposi interessati l’organizzazione del ristorante, le sale ed il numero di persone ospitabili, insomma danno tutte le informazioni utili per chi vuole farne la location del proprio matrimonio.

Un’iniziativa che reputo davvero ottima. Sovente infatti per i ristoratori può essere difficile ricevere dei promessi sposi, dando loro la dovuta attenzione quando ci sono altri eventi o matrimoni in corso.
Alcuni ristoranti offrono loro stessi dei servizi aggiuntivi: dai wedding planners per avere un ricevimento perfetto, fino ai servizi come macchine d’epoca, scenografie personalizzate, fuochi artificiali, massaggi. Un esempio è Villa Les Rèves a Chieri.

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I ristoratori che ho intervistano sono molto attenti al cliente ed alle sue esigenze: molti ristoratori scoprendo dalle mie risposte che non mi dovevo sposare né partecipare ad un matrimonio, invece che liquidarmi mi hanno segnalato i loro eventi per San Valentino o per Carnevale, con iniziative anche per bambini.

La stessa attenzione l’ho ritrovata nelle standiste degli atelier da sposa: lcune mi hanno dato le brochure e locandine delle collezioni di abiti da cerimonia che vanno bene per qualsiasi occasione elegante.

Ormai anche nel wedding planning impazza l’uso dei bar code come si può notare dalle foto seguenti.
E per le foto, vengono proposti sempre più spesso anche solo album digitali.

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Infine, alla fiera TorinoSposi è stato lanciato anche un concorso tramite selfie con tema “Ho scelto con TorinoSposi”.

GuidaSposi è sia un sito web sia un app.

Il sito di GuidaSposi propone ben 8513 fornitori.

Ma ormai anche i matrimoni si possono organizzare via Internet.

Sposi 2.0

Internet può essere davvero un valido alleato per l’organizzazione di un matrimonio, soprattutto nel caso di invitati provenienti da altri paesi e per dare in tempo reale informazioni su

  • location,
  • parcheggi,
  • previsioni meteo

e perchè no, soprattutto per creare la propria lista nozze personalizzata al 100% e per creare degli album fotografici.

I principali portali che permettono di organizzare matrimoni e liste nozze online sono oggi:

  • Zankyou (spagnolo nato nel 2007),
  • Ameliste (francese)
  • e Given2 (l’italiano).

Molti di questi siti permettono di creare un proprio sito di nozze gratuito (Ameliste un blog) ed una propria lista nozze: in realtà si tratta di somme di denaro di cui gli sposi possono disporre liberamente senza vincoli all’acquisto.

Given2 permette di importare la lista nozze anche su di un sito o un blog esistente.

Zankyou ha un servizio online ed un servizio di assistenza telefonica: è anche un’APP gratuita per iPhone e Android. E’ la lista di nozze più utilizzata in tutta Europa.

Offre i suoi servizi nei principali Paesi europei in 9 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, russo, tedesco,olandese e polacco).

Citando dal sito http://www.zankyou.com/it/su-noi:

Più di 100.000 coppie hanno creato il loro portale di nozze su Zankyou, ed oltre 500.000 sono i regali acquistati attraverso la lista nozze Zankyou. Ogni mese 3 milioni di utenti utilizzano Zankyou, per una media di 10 milioni di pagine visitate.

Con Zankyou una coppia di sposi può creare gratuitamente il proprio sito web delle nozze (es. http://tiziotizia.zankyou.com/it) con diverse sezioni:

– la sezione di presentazione dell’evento, data, news, commenti, location, hotel consigliati, previsioni meteo, mappe

– la sezione di presentazione dello sposo
– la sezione di presentazione della sposa
– la pagina di presentazione dei testimoni
– il libro delle visite, con nuovi messaggi, anche foto, canzoni, video
– la pagina con le conferme delle presenze alla cerimonia ed al ristorante
– la pagina dell’album delle foto

Nel sito web si può creare poi una sezione specifica per la lista nozze con scelta tra lista nozze internazionale, solidale, ecologica
I regali possono essere scelti nel catalogo online di Zankyou o anche solo creati virtualmente con una foto (anche dal proprio smartphone), un nome, un’idea, una tappa della luna di miele …

Gli invitati possono scegliere un regalo ed a pagamento effettuato gli sposi possono richiedere a Zankyou il trasferimento del loro valore monetario direttamente sul loro conto corrente in qualsiasi momento ed in seguito disporne liberamente, senza nessun vincolo all’acquisto.

L’unico costo è quello legato alla gestione dei regali una volta attivata la Lista nozze: 1,85% della somma regalata con un costo fisso di 1,15 euro per ogni pagamento, commissione a carico degli sposi (Gli sposi potranno decidere se incaricarsi della commissione, o se affidarla ai loro invitati.)

Zankyou garantisce l’accesso ed utilizzo illimitato del sito del matrimonio senza restrizioni per un minimo di 12 mesi, mentre su Given2 viene tolto dopo 6 mesi dalla data dell’evento.

Con Ameliste (francese)  si può creare un proprio blog gratuito de matrimonio: un mini-sito di nozze per gli sposi e gli invitati: foto, lista invitati, programma delle nozze, commenti…
Per i regali è prevista una commissione del 2.4% (e niente costi fissi).
I soldi dei regali vengono poi trasferiti su un conto bancario degli sposi o sulla carta Ameliste MasterCard.
La lista nozze è disponibile in 6 lingue.
Ameliste offre anche una Lista di nascita, ovvero la possibilità di creare una lista per festeggiare con parenti e amici la nascita del proprio bambino.
Ameliste si può provare gratuitamente e senza nessun impegno, iscrivendosi e provando a creare con 1 click una lista nozze online o un blog di matrimonio.
Ameliste ha un’applicazione gratuita chiamata AmelisteClick: il download di questo software non è obbligatorio per usufruire pienamente del loro servizio ma permette di creare ancora più rapidamente la lista di nozze direttamente da altri siti internet.
Permette cioè di inserire un prodotto nella lista a partire da qualsiasi sito web.

Given2 invece è italiano. Ha un’interfaccia grafica divertente ed accattivante.
La lista regali online si può fare per qualsiasi evento dalle nozze, alla comunione, alla laurea, al battesimo…

La creazione del sito web dell’evento è gratuita (su given2.us oppure given2.me), idem la creazione della lista nozze: un sito web personale e gratuito con: dominio, lista di nozze online, galleria foto, RSVP, guest book, mappe, informazioni su Cerimonia e Ricevimento e con cui gli invitati potranno segnalare agli sposi le loro preferenze alimentari (ecco un esempio http://given2.us/BabboNataleLaBefana).
Se si possiede un sito web, si può incorporare la lista regali nel proprio sito col plugin messo a disposizione da Given2 (facile come embeddare un video di YouTube).
Le notifiche via email, le statistiche ed i conti sono automatici ed in tempo reale.
Inoltre Given2 è l’unico ad avere un social network dedicato dove condividere i regali di nozze e scambiarsi consigli. Un modo pratico e divertente per far crescere velocemente la lista nozze online socializzando!

Given2 non si pone come intermediario finanziario e non carica commissioni.
Gli sposi pagano un euro al giorno per ricevere i regali, quindi conviene tenere la lista aperta per pochi mesi, ma poi non ci sono altre spese. Given2 ha stimato che i giorni medi di attivazione di una lista di nozze sono 60.
L’utente riceve il denaro sul suo c/c, a meno che non inserisca nella lista prodotti presi dal web, in quel caso, gli ospiti/inviatati pagano direttamente il fornitore.
Given2 prevede 4 metodi di pagamento:
Bonifico bancario, PayPal, Regalo in busta (l’invitato puo’ consegnare personalmente la busta con la somma in denaro o un assegno) o Acquisto del regalo: con questa opzione l’invitato potrà personalmente acquistare e consegnare al beneficiario il regalo prescelto.

L’acquisto potrà essere effettuato dall’ invitato stesso, sia nel negozio fisico che in quello online. In questo caso il beneficiario/titolare della lista regali deve comunicare i dati relativi alla consegna (magari anche il giorno stesso del matrimonio) compilando la voce istruzioni spedizione.)

Vi consiglio di leggere questo articolo se volete un’ottima comparazione di prezzi tra Zankyou, Ameliste e Given2:
http://sposiamocirisparmiando.it/zankyou-ameliste-o-given2-liste-nozze-online-prezzi-a-confronto.html

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Nota: tutte le foto sono state scattate alla manifestazione TorinoSposi organizzata da GuidaSposi

scritto da Monica Cordola

Fonti:
http://www.conventioninternazionaleweddingplanner.it/index.php/news/38-vi-presentiamo-uno-dei-nostri-media-partners-zankyou

http://sposiamocirisparmiando.it/zankyou-ameliste-o-given2-liste-nozze-online-prezzi-a-confronto.html

http://www.zankyou.com/it

http://www.ameliste.it/

https://given2.com/it/

http://www.guidasposi.it/

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acqua

Questo spazietto è come un’estintore, un mezzo di emergenza dove puoi venire a leggerci. Troverai ogni mese dei suggerimenti nuovi su come creare e gestire un blog, suggerimenti basati sull’ esperienza “empirica”!!! 🙂
E’ una rubrica in fieri.
Per chi non lo sa, “in fieri” significa “in divenire”.


Ad oggi l’aggiornamento di cosa MC2 ha imparato sul fare blog (gennaio 2013):

Se intendi aprire un blog, inizia a lavorarci almeno 6 mesi prima

Lavorare alla redazione degli articoli, segnati da parte le idee man mano che ti vengono, leggi.

Per avere interazione, interagisci anche tu…

con commenti sui blog, post altrui.
Usa entrambi, il tuo account personale e quello del blog, ma in modo e con contenuti diversi.

Su FB sembrano funzionare di più i post divertenti e le foto, LINKEDIN per articoli anche più lunghi.

Una sola volta ho scritto una cosa seria senza foto su FB e non mi ha cagato nessuno!!!:-)

Prima di iniziare a pubblicare il 1° articolo, assicurati di avere il tasto like, tweet, condividi

In caso contrario ti perderai magari dei sostenitori!

Per i tasti like e invia di FB cerca su Facebook Developers, per il tasto tweet vai su Twitter risorse, per il condividi di Linkedin vai su Linkedin Sviluppatori oppure cerca su internet.


Prima di fare modifiche devastanti salvati sempre un backup del tuo blog!

es. se hai messo nel codice di wordpress le istruzioni per Google Analytics ma poi cambi tema del sito, ovviamente le perderai … 🙂

Vuoi sapere come ha fatto MC2 a creare la pagina-categoria Collateral?

– vai sulla pagina wp-admin del tuo blog e loggati
– cerca la voce “Categorie”
– aggiungi nuova
– scrivi il nome della categoria e se vuoi una descrizione
– poi vai sulla voce “Aspetto”
– dal menu a tendina per la voce Aspetto, scegli “Menu”
– li trovi le categorie, digli “mostra tutte”
seleziona la categoria che ti interessa e associala al Main menu del tuo blog (quello scritto sopra in alto per intenderci) con il flag apposito.

Come associare velocemente i tag ad un articolo

Ogni volta che scrivi un articolo, in modifica veloce puoi aggiungere i tag ed associare l’articolo ad una o più categorie (attenzione in base al tema utilizzato questa funzione potrebbe variare)!
Cerca di utilizzare dei tag che siano inerenti a più articoli, insomma ti tocca spremere le meningi per un paio di minuti in più!

Come fare un backup del sito?

MC2 acquista un servizio che fa il backup tutte le notti e in aggiunta lo fa manualmente con Filezilla che è opensouce per la parte di file e cartelle ma ricordati di backuppare anche il Database.

La scoperta di Wordle

Divertentissimo, serve per generare “word clouds” da un testo che scrivi online sul sito di wordle. Le parole che nel testo sono ripetute più volte appariranno di dimensioni più grande delle altre, ogni volta cambiano i colori con l’opzione random oppure li puoi cambiare tu col tasto destro del mouse selezionando dal menù a tendina.
Per far apparire delle parole unite usa il simbolo tilde ~.
Puoi iscriverti e rendere pubblico agli altri il tuo testo elaborato o come scritto nelle faq del sito wordle fare uno screenshot della wordle applet e salvartelo.
[http://www.wordle.net/]
Per un esempio guarda la pagina facebook di markecool, troverai 2 testi fatti con wordle, uno sul blogging ed uno sul motto “Yes, we cool!” questo di seguito 🙂
yes_we_cool






Stay tuned!



















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E’ la nostra prima intervista on-line!!
Intervistiamo Antonio Moro, alias Itomi.
Sebbene Antonio Moro possa vantare oggi moltissime esperienze come “art director”, tanto che prima di sapere dei suoi 34 anni, leggendo il suo cv on-line pensavo fosse un ultracentenario :-), oggi approfondiamo la sua esperienza professionale come creatore di Lega Nerd, il blog in crowdsourcing di cui abbiamo parlato ampiamente nell’articolo [MysteryCool: Lega Nerd, un social blog di successo], scatenando una discussione di più di 80 commenti.


E ora iniziamo …


Itomi, ora immagina che io sia Daria Bignardi, ti ricevo nel mio studio ampio e pieno di pubblico … come misura di tette ci siamo 🙂 … mi mancano solo le camicie di seta!!!
Iniziamo con le domande.


Itomi o Antonio Moro, definisci la tua % Nerd?
E dicci in 4 parole la % rimanente che cos’ è, ovvero che persona sei.


Premesso che essere nerd va ben oltre lo stereotipo che si è creato negli ultimi
anni, se dovessimo prendere come parametro i “canoni” nerd classici allora credo che
avrei un index molto alto.


Ho avuto la grande fortuna di essere nato “al momento giusto” per vivere in prima
persona alcune delle più importanti rivoluzioni della tecnologia, dal primo periodo
dei computer e video games alla nascita di internet.

Il mio primo computer è stato un Commodore 64, arrivato come un “messia” in casa mia facendo finire la NES in garage.
Ho vissuto la prima fase di “internet” quando già da anni mi collegavo alle BBS locali e internazionali con un adattatore telematico
della Sip collegato al C64. Quando è arrivato il web per noi era già “casa”, per il
resto del mondo solo un nuovo sistema di comunicazione con un grande potenziale.


Ho vissuto tutta l’epoca dei provider internet locali, con i loro abbonamenti
costosissimi e tutta la “moda” di “appropriarsi” degli abbonamenti utilizzati in
luoghi pubblici, come biblioteche o locali che mettevano a disposizione un
collegamento internet a pagamento.

Tanto che appena uscito da scuola ci sono andato a lavorare per un provider, facendo
il “web designer” quando ancora eravamo qualche decina in Italia a saper programmare
in HTML.

Sono cresciuto a suon di giochi di ruolo e mondi fantasy, ho vissuto l’epoca di
Dungeons & Dragons quando la TSR era la TSR. Ho continuato a giocare di ruolo da
quando avevo 12 anni ad oggi che ne ho 34.
Ancora oggi il giovedì sera gioco con
gran gusto, alternando un gruppo che gioca a Star Wars RPG in cui interpreto un
contrabbandiere interplanetario ad un altro gruppo in cui faccio uno stregone nella
Terra di Mezzo con GiRSA.

Ho frequentato club di giochi di ruolo prima e ludoteche poi da sempre, ho avuto la
grande fortuna di crescere in una zona d’Italia in cui il gioco intelligente ha
trovato luoghi di aggregazione molto prima che in altre. Ravenna da quando ho
memoria è sempre stata piena di ludoteche, negozi di fumetti, club privati e simili,
vere e proprie tane di nerd.

Leggo fantasy e fantascienza, tra le altre cose, da quando so leggere. Ho iniziato
ad usare sistemi 8086 da quando c’era solo MS-DOS e ho vissuto la nascita di
Windows.


Ho avuto la fortuna di frequentare un istituto superiore, l’I.T.I.S di Ravenna, che
aveva, per l’epoca (anni novanta), un laboratorio di informatica decente e,soprattutto,
una biblioteca con uno dei primissimi accessi internet per gli studenti in Italia.
Fondamentalmente rompo il cazzo online da quando esiste “online” e lavoro su internet da quando esiste il web. Sono abbastanza stereotipo? 🙂




Oggi si parla sempre più spesso di economia sostenibile, di riciclo e consumo etico, alla radio imperversa Mister Planet ed in TV mister Green.
I nerd sono anche green?


Io parlo per me, ogni nerd ha le sue idee in proposito immagino. Io trovo che per
quanto i temi di cui parli siano importanti e fondamentali per il continuo della
nostra specie… gli ultimi picchi su sostenibilità ed ecologia sono un’ipocrisia da
abbraccialberi.




Lega Nerd è nata nell’ottobre 2009. Hai iniziato da solo questa avventura?

Lega Nerd arriva dopo un periodo passato a scrivere prima per altri e poi per miei blog,
in cui ho fatto un sacco di esperimenti con WordPress.
WP e gli altri primi CMS in php hanno dato a chi come me è più grafico che programmatore
la possibilità di sviluppare blog prima e community poi molto semplicemente.
Ho sempre sviluppato da solo o quasi i miei siti.




Quanto tempo ci dedichi ogni giorno a parte gli altri lavori che svolgi?
Come ti organizzi?


Difficile dire un numero di ore giornaliere. Lavoro in ufficio su internet tutto il
giorno e la sera porto a casa il portatile, oltre ad avere tablet e smartphone
sempre connessi. Su LN posso lavorare, correggendo bozze di articoli, rispondendo ai
commenti o nei forum, praticamente 24 ore su 24.
Posso passare un giorno o due senza che lo guardi e giornate in cui rimango incollato tutto il giorno. Fortunatamente il
mio primo lavoro mi permette di gestire liberamente i tempi e posso quindi
organizzarmi come credo.

In generale? Passo un mucchio di tempo a lavorare su Lega Nerd, che sia lo sviluppo
di nuove feature o la correzione di bug oppure la gestione della community o, per
finire, la scrittura di nuovi articoli.




Quanti collaboratori hai per Lega Nerd?

Mi aiutano tutta una serie di amici e volontari, che siano promossi ad editor o
autore o che siano semplici collaboratori che inviano un articolo in bozza… sono
comunque parte della community per quanto mi riguarda e tutti hanno parimenti
contribuito al successo del sito.


A parte me l’unica altra persona “ufficiale” è Gianluca Zamagni, che ci fa da
sistemista e cura appunto il lato server della questione: Una parte a dir poco
cruciale visto i picchi di traffico che abbiamo raggiunto negli ultimi tempi.




Qual’ è secondo te il futuro del social media marketing in Italia?

Facebook si sta muovendo egregiamente. Ha messo a disposizione tutti gli strumenti
che ci servivano per promuovere i nostri contenuti, sia attivamente che
passivamente, statistiche, possibilità di promuovere i post a pagamento, strumenti
di integrazione diretta e indiretta tra blog e network.


Sono nati e nasceranno altri network sociali che possono essere interessanti per
alcuni target come scrivevo prima, ma in generale il social marketing vero si fa su
Facebook in Italia. Twitter e Pinterest sono ancora troppo poco utilizzati e Google+
è troppo di nicchia.

Facebook ultimamente pare voler monetizzare ad ogni costo e potrebbe forse stringere
le cinghie per chi di social marketing campa, limitando i servizi gratuiti in favore
di altri a pagamento.

E’ finita da un pezzo l’epoca in cui bastava fare una pagina dedicata al “culo” per
avere milioni di fan. Ora la competizione è fortissima, ma d’altro canto anche
l’audience è aumentata a dismisura e credo ci sia ancora spazio per tutti senza
grossi problemi.

Vedo sempre più professionisti specializzati in social marketing in Italia: Questo è
bene, il mercato sta evolvendo finalmente e sta diventando maturo, per lo meno in
certi ambienti.

Tutto questo mi ricorda molto quando è nato il webdesign: Tutte le professioni
legate ad internet hanno seguito un cammino simile, d’altronde.

Le possibilità sono infinite, viviamo in un’epoca bellissima in cui ci si può
reinventare abbracciando nuove professioni da un anno all’altro.




Chi è Itomi e cosa ha fatto:

Antonio Moro, meglio conosciuto come Itomi: ad oggi 27 dicembre 2012, 3273
articoli, 9737 commenti, 2527 amici, 45 gruppi seguiti su Lega Nerd…

Ha creato Lega Nerd nel 2009, il famosissimo social blog in crowdsourcing
dedicato alla cultura Nerd/Geek. Specialità: UX/UI Design, Graphic Design,
Brand Design, Social Marketing.


Attualmente e fin dal 2007 è il direttore creativo di Vae Victis
[http://vaevictis.it], uno studio italiano che produce videogames (OMG!)
che ha fondato insieme ad altri quattro soci.

Ha creato un paio di anni fa un blog che si chiama “Incauto Acquisto”
[http://incautoacquisto.com] dove le aziende spediscono materiale da recensire.

Nel 2002 inizia la sua avventura come Direttore Creativo di E-TREE, the
il più grande webdesign studio in Italia. Dal 2003 è Direttore Creativo presso
BlueLemon, uno studio dedicato ai WebGames, VideoGames ed alle
applicazioni RealTime 3D. E’ stato anche Direttore Creativo per WebTour Studio ed
ha sviluppato “TravelMix” brand, ilTour Operator di Mirabilandia.

Nel 2001 è stato partner e Direttore Creativo in Mimic Digital Contents,
creando contenuti digitali e format per Internet, la televisione ed il
teatro (con Mimic ha lavorato per la Triennale di Milano, per l’Eliseo di
Roma ed il teatro la Fenice di Venezia).
Negli anni 2000 e 2001 ha organizzato con Mimic e DollyDesign la prima e
più grande conferenza italiana di WebDesign: PixelDNA.


E’ stato il fondatore nel 1997 di IHGG, il primo newsgroup dedicato ai
giochi di ruolo in Italia, ai tempi super seguito e del sito web IHGGOL e
nel 1998, insieme ad Enrico Maioli, il fondatore di “DollyDesign” ora
dismessa, la prima webdesign community in Italia.

Non perdetevi il sito Itomi creative
[http://itomicreative.com/] e … ovviamente [http://leganerd.com].
























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foto LN su Tumblr taken with Intagram

Perché Lega Nerd funziona … in 12 strategie



Innanzitutto cos’è Lega Nerd:


[http://leganerd.com]



La definizione dei creatori è “un volgare Social Blog scritto da nerd che tratta di tutto ciò che importa veramente nella vita”.
Un incrocio tra un blog, un forum, una chat e un Magazine.


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Simbolo: un paio di occhialoni rotti, tenuti insieme dallo scotch, emblema dei nerd negli anni ’80.


Lega Nerd vince come Miglior Social Network italiano al Premio Web Italia 2011


N.B.: Lega nerd è un marchio registrato.





Chi sono i nerd?




Oggi i nerd sono tutti quelli che non si fermano alla prima impressione, quelli che hanno voglia di scoprire e imparare sempre cose nuove, e che hanno un buon rapporto con scienza e tecnologia, considerate scienze esatte, sincere, in cui 1 + 1 fa sempre 2, anche se dopo il tunnel di 750 km ipotizzato dalla Gelmini, la matematica è un po’ più aleatoria di un tempo!!!


I nuovi nerd sono i nativi digitali.


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Ricordiamoci infatti che Spirito nerd e cuore digitale sono stati il “leitmotiv” del videospot di apertura del Forum della Comunicazione Digitale 2012.

I numeri di Lega Nerd (al 2 gennaio 2012):


35000 utenti registrati

34.509 “collaboratori”, cioè utenti iscritti abilitati all’invio di un articolo in coda di revisione

Oltre 200.000 lurkers, i lettori unici al mese che lo leggono senza registrarsi

392 discussioni sui forum del sito

46 Gruppi attivi

circa 3 post al giorno

27 editor

365 utenti promossi ad autore e che hanno pubblicato almeno un articolo

il circolo degli autori vanta 245 membri ma non tutti gli autori sono iscritti, 2 amministratori, 7 moderatori

numero seguaci su Facebook = piace a 41085 persone, 1912 che ne parlano

numero seguaci su Twitter = 28243 tweet, 6843 followers

numero seguaci su YouTube = 50352 visualizzazioni, 1092 iscritti, 32 video, alcuni video hanno + 5000 visualizzazioni

numero seguaci su FriendFeed = 55 iscrizioni

su Google + = 4587 g+1


ed è attivo solo dal 2009!!!!



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Ritorniamo alla domanda principale: perché Lega Nerd funziona?



1. Lega Nerd è scritto in Crowdsourcing



– E’ la stessa comunità che ne produce il contenuto


– Ha un forum di discussione, il Forum del Circolo degli Autori che propone argomenti per nuovi articoli e dove gli utenti suggeriscono articoli agli autori e gli utenti che hanno suggerito le cose migliori vengono promossi ad autore.


– Gli Utenti possono scrivere in qualsiasi momento un nuovo articolo e proporlo per la pubblicazione. Questi articoli finiscono in una “coda” e vengono visionati, corretti ed eventualmente pubblicati dagli Editor. Gli Editor aiutano a rendere l’articolo, se necessario, più leggibile dividendolo in paragrafi, evidenziando e sottolineando alcune parti, vagliando le immagini.


Dall’ultima versione di Lega Nerd è disponibile per gli utenti un nuovo editor visuale per gli articoli che ne permette l’anteprima e l’editing WYSIWYG in tempo reale.


Come per un pacco postale, è possibile seguire sul sito fin dalla nascita lo stato del proprio articolo fino alla pubblicazione, se approvata.



2. Lega Nerd è un social blog: cura ed aumenta l’iterazione sociale tra i suoi seguaci



– con le Lega Nerd Dinner, incontri informali organizzati autonomamente dai Fan Club Territoriali di Lega Nerd;


– Con la presenza sugli altri social networks: Facebook, Twitter, Tumblr, FriendFeed e Youtube, RSS Feed (per leggerlo);


– Con la possibilità per ogni utente registrato di farsi degli Amici, di inviare email e/o messaggi, di aderire a dei Gruppi.


I Gruppi, alcuni esempi:
GR giochi di ruolo, AN Android, Economia, Serie TV, Cazzeggio Nerdico, M Musica, I Internet, ST Storia, AM Anime e Manga, C Cinema, EL elettronica, ME medicina, MA Matematica, IN Ingegneria, AR arte, P programmazione … nei quali postare curiosità e domande.



– Con la gestione di Forum di discussione.


I Forum di discussione: Nerdaggine (11), Tecnologia (8), Scienze (9), Altro (6), il circolo dei Nerd, il circolo degli Autori, Cazzeggio Nerdico, Cool Story Bro – il club letterario della lega.


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3. Lega Nerd è accessibile facilmente e da più devices



Il 21 dicembre 2012 è stata presentata la nuova versione che, dotata di Responsive Webdesign, permette di avere un unico sito visualizzabile in maniera diversa adattandosi ai vari device, computer, tablet o smartphone.



4. Lega Nerd non solo dà la possibilità a tutti di diventare autori, ma promuove la scrittura di articoli e commenti



– con due sistemi derivati dai video-games: il levelling e gli achievements.


Con il levelling, gli autori, che non sono altro che utenti promossi al rango ufficiale di autore, scalano una serie di livelli in base agli articoli scritti, raggiungendo diversi gradi. Questo sistema innesca una competizione tra gli autori che sono quindi incentivati a scrivere nuovi articoli per raggiungere il prossimo livello.


Gli utenti dal canto loro possono “sbloccare” i vari achievement grafici sul proprio profilo in base a quanto hanno contribuito sul sito lasciando commenti sul blog o scrivendo articoli sul forum.


Personalmente ho scritto un articolo, ed ho provato una sensazione fantastica nel vedere sul mio profilo applicato il timbro di ceralacca di CONTRIBUTOR n. 1 grazie al mio primo articolo pubblicato!!!!



5. Lega Nerd è divertente, perchè



Il baloon è parte integrante del logo. Cambiando di volta in volta, riporta frasi storiche di Lega Nerd o della cultura nerd in generale.
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Alcune frasi usate: “Io l’ho guardata Ray” ,”Chissà perché sono tutti tesi”, “Tu sei il male, ed io sono la cura”, “Non sono cattiva, … mi disegnano così!”,” We love Betty Child”, “Un blog molto volgare” …





– I profili hanno delle features molto divertenti:


Ognuno può scegliere un proprio avatar ed un nickname.
Ci sono i classici dati personali, sesso, data di nascita … ma anche parti spiritose, come la nerdaggine (Sistemi operativi utilizzati, serie tv preferite?) o il character sheet con la scelta dell’allineamento, ovviamente derivata dai giochi di ruolo,(es. chaotic neutral, lawful evil …), razza, divinità, roba da stalker (sei sposato? …), social & gaming


nerdaggine
character_sheet



– E’ disponibile anche la Terminologia ed Epica di Lega Nerd.


– Il tag #NT alias “Nerdata Totale”, viene dato agli articoli che trattano di nerdate al di fuori del comune, ed è assegnato per acclamazione attraverso i commenti.



6. Lega Nerd è utile, perché



– Crea conoscenza diffusa ed aperta


– Diffonde Cultura, Cultura e Cultura


– Tratta di quasi tutti gli argomenti possibili, ed essendo in crowdsourcing e con un gruppo di Editor che controlla i testi prima di pubblicare, il livello tecnico e di informazione è comunque molto elevato.
Di cosa si parla: real life, geografia, turismo nei vari continenti, scienze e tecnologie, computer, games, creatività, grafica e design, di HW e SW, RTOS, motori, recensioni …
10 categorie: acquisti, creatività, cultura, entertainment, games, real life, scienze, tecnologie, Turismo, NT + Comics, NSFW, Racconti, Select



– Ma anche cazzate (finanche articoli e gallery erotiche molto soft, identificate dal tag #NSFW).


Per fare qualche esempio di articolo particolare:
Lo scudo Hylian fatto di Lego, una casa progettata per i Lan party , la sferificazione e i gel nella cucina molecolare, Shodo l’arte calligrafica giapponese, Batman equation e tanto altro ancora. E’ cultura ed attualità. ma anche evasione pura, entertainment all’ennesima potenza. Libri, fumetti, cinema, serie tv, videogames … per chi non vuole perdersi nulla e vuole entrare in nuovi mondi.



– C’è anche un posto dove chiedere aiuto: il forum del Circolo dei Nerd, il gruppo dedicato a tutti gli iscritti in cui fare domande stupide e ricevere risposte ancora più stupide.


– in più il Nerd Book Club, un circolo di lettura on line.



7. In Lega Nerd nulla è lasciato caso



– Persino le icone sono state create ad hoc. Eccone un esempio simpaticissimo:
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8. Lega Nerd detta delle regole, poche ma semplici



– Gli unici argomenti vietati sono la pornografia e la pirateria, sconsigliate la politica e la religione.


Ogni gruppo è corredato di gruppo Admin e Gruppo Moderatori.



9. Lega Nerd aiuta gli autori in erba



– Per gli autori è prevista una Guida_Autori_leganerd che segue l’autore passo dopo passo nell’uso del form di scrittura. Il tutto è customizzato per rendere semplice anche a chi non è avezzo, l’inserimento di immagini, video, gallery, spoiler, tags e ovviamente di contenuti.


– C’è una sezione racconti COOLSTORYBRO in cui anche gli aspiranti scrittori o già tali possono trovare un loro spazio.



10. Lega Nerd cura anche l’aspetto commerciale e gadgets



– Il sito ha anche un ecommerce: sono in vendita magliette e tazze simpaticissime con il logo stampato del blog.
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– Inoltre, nella categoria Acquisti articoli, recensioni e consigli su dove trovare cose particolari come gli orologi dedicati all’universo di Star Wars, gli occhiali ispirati a Boba Fett, Darth Vader, Luke Skywalker, e tra i gadgets le istruzioni per creare una zucca tetris – pumpktris …



11. Lega Nerd facilita ed invita alla lettura



– Gli articoli più lunghi riportano in testa il tempo di lettura in minuti, così ancora prima di iniziare si sa se si ha il tempo di leggere tutto o se conviene semplicemente salvare l’articolo per leggerlo comodamente più tardi (con i servizi Instapaper e Pocket).

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– ogni area per es. Entertainment è divisa in sottocategorie (teatro, tv, anime & manga) e ci sono 2 rassegne: top entertainment ultimi 90 gg, top entertainment all time.


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12. Lega Nerd rende stimolante la scrittura di commenti da parte degli utenti, con:



– un nuovo Sistema di Commenti: ora l’unico utente ad avere i suoi commenti evidenziati tra gli altri è l’autore dell’articolo a cui fanno riferimento i commenti. In questa maniera quando l’autore risponde alle inevitabili domande, le sue risposte saranno sempre in evidenza.


– la possibilità di dire “Me Gusta!”.



Diceva Antonio Moro, alias Itomi, il creatore di Lega Nerd in un intervista a drink2.blogspot.it:

Un sito che funziona grazie a un gioco di parole e soprattutto a un gioco di marketing sociale. E’ un enorme laboratorio per me, dove faccio esperimenti e mi diverto a realizzare tutto da solo (o quasi).




La finalità di questo articolo non era quella di descrivere qualcosa da imitare, non si tratta semplicemente un elogio, o di una lista, ma è un tentativo, spero apprezzabile :-), di far vedere come da un’idea valida, conoscendo il proprio obiettivo e target di riferimento e con tanto duro lavoro ed una buona dose di creatività, e senza lasciare nulla al caso, si possa creare qualcosa di speciale e che funziona!



Stay tuned, soon on MC2 the Interview to ITOMI, LEGA NERD CREATOR


[Scritto da Monica Cordola]

Foto di Daniele Catarozzi – Medusa

Se state pensando di aprire un e-commerce fate attenzione al prossimo articolo perché potrebbe lasciarvi pietrificati!!!


Daniele Catarozzi… che poi sarebbe l’altro Cibernauta Marketer e Direttore commerciale della MIDHGARD, nel workshop del CDVM dal titolo “Social E-commerce: le nuove frontiere della vendita”, tenutosi in occasione del DIGITAL EXPERIENCE FESTIVAL 2012, ha fornito un’accurata esplorazione del rapporto tra mondo digitale e mondo del business, analizzando l’evoluzione dell’e-commerce ed i rischi e le opportunità dei nuovi mezzi digitali applicati alla vendita ed al marketing.

La crescita dell’E-Commerce in termini numerici è stata impressionante: il suo fatturato è passato da 1,645 Miliardi di € nel 2004, anno in cui D. Catarozzi ha fatto la sua prima esperienza di e-commerce, a 18,970 Miliardi di € nel 2011.
(Fonte Casaleggio Associati)

Ma il cambiamento e la crescita sono avvenuti anche in termini di strumenti utilizzati e di percezione da parte del consumatore.

All’inizio, il volano delle crescita è partito dal Drop Shipping (che permette vendere senza immobilizzare capitali), dalle aste sul web, per arrivare all’avvento dei grandi operatori online.
Il Drop Shipping o Drop Ship, sconosciuto a molti, è un modello di vendita grazie al quale il venditore vende un prodotto ad un utente finale, senza possederlo materialmente nel proprio magazzino, senza necessità di investire grossi capitali o tanti dipendenti, mentre, dal canto suo il dropshipper aumenta più facilmente la propria rete vendita.
Il venditore può vendere sia personalmente sia attraverso siti internet di commercio elettronico o di aste online.
Molto più diffuso in America, dove è nato, che da noi, non nasconde rischi e problemi: nella maggior aprte dei casi i margini di guadagno ridotti “all’osso” più è facile entrae in un mercato più competitor vi troverete a fronteggiare, più bassi saranno i margini dando un vantaggio competitivo alle aziende che hanno più capacità di investimento in advertising, è difficile l’integrazione in tempo reale con i dati di stock dei fornitori, questo causa disservizi per l’acquirente finale, che soprattutto nel caso di acquisti con pagamenti tramite bonifico bancario dove l’accredito dei fondi avviene con un lasso di tempo che varia dalle 24 alle 120 ore può trovarsi di fronte a ritardi nella consegna dei beni dovuti ad esaurimento scorte, altre eventuali complicazioni per l’acquirente finale possono essere dovuti a oneri doganali e l’utilizzo difficoltoso della garanzia, soprattutto quando il dropshipper o la sua merce si trovano in paesi al di fuori della Comunità europea. Negli anni 2004-2006, vendere in DropShip era più facile a causa del fatto che Internet non era saturo di siti e-commerce e c’erano molti meno grandi operatori online.
Oggi non si può pensare di fare dropshipping senza promozione e senza una analisi accurata di mercato ed una campagna di marketing adeguata, punti fondamentali per la buona riuscita del progetto saranno l’organizzazione e il monitoraggio continuo dell’attività, senza dimenticare le risorse umane, assicuratevi di aver in staff persone esperte di comunicazione tramite il web, una persona che segua costantemente i feedback dei clienti sui SN e tanta tantissima pazienza!!!
Di fondamentale importanza resta la perfetta organizzazione dei reparti aziendali ed in particolar modo un efficiente customer care!

Poi si diffusero le aste on line, Ebay & Company: ancora oggi si possono citare siti come:
www.mettingart.it
www.ebay.it
www.astemobili.it
www.asteonline.it
www.aste.com
www.astereverse.com.

Ed infine l’avvento dei Giganti, a titolo esemplificativo e in ordine casuale:

Google, Amazon e Apple store.

I primi E-Commerce erano come delle bancherelle sul web in cui mostrare con immagini invitanti i propri prodotti.
Moltissima attenzione veniva data al prezzo: il consumatore si serviva dei Motori di comparazione dei prezzi, oggi ancora presenti ma per lo più nel settore turistico ed alberghiero, e per la promozione dei siti si ricorreva alla Indicizzazione delle parole chiave ed alla pubblicità con articoli sulle Riviste di settore soprattutto in ambito informatico.



Il Cambiamento



Le tecnologie cambiano… oggi invece si parla di blog, sistemi wiki, di condivisione di articoli scritti dai membri delle community, in 2 parole di social commerce, l’evoluzione in senso web 2.0 dell’e-commerce.
E sono mutate anche le abitudini degli utenti.
L’utente vuole comunicare con noi, vuole fare domande, ricevere risposte, trovare oltre al prodotto un servizio o un valore aggiunto. L’utente è molto più preparato di un tempo.

Le 95 TESI del Cluetrain Manifesto.
N°1: I mercati sono conversazioni
N° 12: Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa è buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti.

Non si guadagna più online con “nessun investimento” e con “poco know-how”.
C’è molta più concorrenza.
Per riuscire a vendere nel mondo web 2.0 bisogna saper padroneggiare nuovi strumenti:
– Social Network (Social Media Marketing)
– News
– Filmati (Un video esplicativo vale più di 1000 manuali)
– Slide show (Una immagine comunica più delle parole)
– Blog
– Search engine Marketing
– Pr On Line
– Guerrilla Marketing; Viral marketing,
– Ambient Advertising e Neuro Marketing per la location on site (ok chiamiamolo negozio) quasi d’obbligo perché gli utenti hanno anche bisogno di concretezza…

Impariamo 7 piccole regole



– Avvicinarsi alle community
– Ascoltare
– Trasmettere Veri Valori
– Offrire contenuti di qualità
– Essere sempre coerenti e trasparenti
– Mantenere informati tutti i dipendenti sulle politiche di social marketing dell’azienda
– Lasciare la possibilità agli utenti-clienti di esprimersi, ma dettare delle regole.

Cosa fare per iniziare:
Prima di iniziare un progetto è necessario analizzare il mercato e scegliere i prodotti giusti in base alla strategia aziendale, a volte si può scegliere di utilizzare brand e prodotti a maggiore penetrazione e minore margine, l’ideale sarebbe iniziare con dei prodotti pilota per valutare l’effettiva redemption e poi stabilire i piani strategici, altro aspetto è l’analisi della Web Reputation dell’azienda, se già esistente o del brand che si propone se si vende un prodotto di terze parti, in questo modo si potranno evitare situazioni a dir poco imbarazzanti e potenzialmente dannose all’investimento appena effettuato.
Inoltre, è fondamentale capire cosa interessa ai propri utenti o meglio stabilire su quale target operare, ma non dimenticate che il “target” sono persone, non abbiate paura di comunicare con loro.
Non indirizziamo l’utente sul nostro negozio utilizzando comunicazioni ingannevoli o escamotage…Avremo solo perso del tempo!

Il Social Commerce



Cosa è il Social Commerce (Fonte Wikipedia)
«Il Social Commerce è l’evoluzione in senso web 2.0 del commercio online (ecommerce), che consente una maggiore interattività e partecipazione da parte dei clienti, attraverso blog, sistemi wiki e la condivisione di articoli scritti dai membri delle community ».
Grazie alla rete che favorisce uno continuo scambio di conoscenza, i mercati sono più informati, più intelligenti e più esigenti rispetto alle qualità. Le aziende possono ora comunicare direttamente con i loro mercati, ma devono farlo con voce umana e non artificiosa, condividendo i problemi della loro comunità, e dimostrando di appartenere ad essa.
Un Esempio: caso Ikea. Sul sito si trovano i prodotti, il catalogo, le news, ma anche idee; gli utenti possono lasciare commenti, inserire foto, proporre suggerimenti. Inoltre è presente la call to action: vedo una cosa e la compro subito.

Il Mobile Commerce
L’acquisto di impulso è altamente favorito dalle potenzialità del Mobile Commerce. Grazie ad App, o altre applicazioni o grazie a sistemi come Groupon, Groupalia si può agire sulle leve che inducono il consumatore all’acquisto, rendendo i l prodotto allettante e subito disponibile.

Cosa è il Mobile Commerce

(Fonte Wikipedia)

“Il Mobile Commerce è una qualsiasi transazione che implica il trasferimento di proprietà o di diritti all’uso di beni e servizi, la quale è avviata e/o conclusa attraverso l’uso di dispositivi mobili connessi ad una rete di computer.”

Se ancora non ne avessimo coscienza, oggi siamo parte di un mondo in cui i bambini sono Digital Native, in cui il numero di messaggi di testo spediti e ricevuti ogni giorno eccede il totale della popolazione del pianeta ed in cui gli anni per raggiungere un mercato di 50 milioni di utenti sono 38 per la Radio, 13 per la tv, 4 per internet, 3 per l’i-pod, fino a 2 per Facebook (fonte: video “Did you Know”).



Internet permette delle conversazioni tra esseri umani che erano semplicemente impossibili nell’era dei mass media. Queste conversazioni in rete stanno facendo nascere nuove forme di organizzazione sociale e un nuovo scambio della conoscenza.
Il digitale non è la soluzione vincente o l’unica soluzione, è un mezzo-modo aggiuntivo per fare vendita e marketing, ma occorre essere preparati, investire e soprattutto LAVORARE … TANTISSIMO!

Scritto da Monica Cordola – Contenuti di Daniele Catarozzi

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