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TTIP: Accordo commerciale e per gli investimenti in corso tra UE e USA

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Sembra un nuovo protocollo di comunicazione invece è la sigla del Partenariato Trans-atlantico per il commercio e gli investimenti tra Europa e USA.

Il TTIP è un accordo commerciale e per gli investimenti che è attualmente in corso di negoziato tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti.
Le discussioni sono iniziate a luglio 2013.
E’ stato progettato per incoraggiare la crescita e la creazione di posti di lavoro.

Ha l’obiettivo di rimuovere le barriere commerciali in molti settori economici per facilitare l’acquisto e la vendita di beni e servizi tra Europa e Stati Uniti.
Fonte: http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/index_it.htm.

Le relazioni commerciali fra gli Stati Uniti e l’Unione Europea son tra le più rilevanti al mondo: ogni giorno vengano scambiati beni e servizi pari a 2 miliardi di euro.

Esiste un gruppo consultivo TTIP (di carattere informale e temporaneo e i cui membri operano su base volontaria e gratuita) che si riunisce regolarmente da quando è stato costituito nel gennaio 2014 con l’obiettivo di fornire ai negoziatori dell’UE la consulenza di esperti su vari aspetti del TTIP, per esempio in merito:

  • alla coerenza normativa,
  • ai settori interessati,
  • allo sviluppo sostenibile…

I punti su cui intervenire sono molteplici:

  • dalle barriere doganali
  • ai regolamenti tecnici
  • alle norme/procedure di omologazione (es. per un’auto).

A volte le normative sono molto simili, ma doversi adeguare a regolamenti sia in un continente sia in un altro implica un aggravio in termini di tempo e denaro per le società che vogliono vendere i loro prodotti su entrambi i mercati.

Un altro vantaggio del TTIP sarebbe la riduzione della burocrazia.
I regolamenti sono atti normativi che proteggono i cittadini da rischi per

  • la salute,
  • la sicurezza,
  • l’ambiente
  • e la sicurezza finanziaria.

Lo scopo è rendere più compatibili i regolamenti garantendo una sempre adeguata tutela ai cittadini.

Come?

O riconoscendo che alcuni regolamenti hanno lo stesso effetto o adeguando i regolamenti a delle soluzioni concordate a livello internazionale (standard globali), oppure intensificando la cooperazione tra le autorità di regolamentazione.

Citando dalla pagina: http://trade.ec.europa.eu/doclib/press/index.cfm?id=918,
le stime indicano che ogni anno una famiglia media europea potrebbe ricevere benefici pari a € 545, e indicano che questa partnership potrebbe far aumentare:
– l’economia europea di €119 billion a year – €120 miliardi annui;
– l’economia americana di €95 billion a year;
(una volta che l’accordo siapienamente attuato).

Anche l’economia del resto del mondo crescerebbe di conseguenza.
Le esportazioni EU verso USA crescerebbero di un 28% ed aumenterebbero  le esportazioni UE e USA verso tutti.
L’ economia europea riceverebbe uno stimolo pari allo 0.5% del PIL.

scritto da Monica Cordola

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[foto di Cinzia Rui – People]

Torino, 09/05/2013 ore 23:30

Si è concluso da poco l’incontro “Alla ricerca dell’Europa” in Unione Industriale a Torino con Pietro Modiano presidente di Nomisma (questo articolo non è una marketta per approfondimenti googolate “Nomisma”) e sto scrivendo queste righe sotto forma di spunti di riflessione mentre ancora ho nella testa alcuni concetti che vorrei esporvi prima che evaporino dalla memoria, perché non mi capita spesso ma questa volta sono rimasto veramente colpito!

No! Se pensate che tirerò fuori il discorso sulla “Patrimoniale” o mirabolanti teorie politiche è meglio che andiate a leggere altri articoli, rimarreste delusi, visto che non sarà questo il focus delle prossime parole!

Quello che più mi ha colpito questa sera è “La persona”

Spesso leggiamo di personalità, o meglio di donne ed uomini pubblici sui media senza pensare alla persona che c’è dietro le parole scritte con inchiostro fisico o elettronico.

Sempre più frequentemente la persona è ridotta al twitt di 140 caratteri che malamente vengono utilizzati per definire un concetto che voleva significare altro negli intenti “della donna” o “dell’uomo”.

Ma questa sera ho incontrato un uomo che mi ha stretto la mano e mi ha parlato con semplicità trasmettendomi una sua visione, dove i problemi dell’Italia non sono nei conti pubblici ma nelle politiche finanziarie e di austerity che hanno portato a ridurre la capacità di acquisto delle famiglie…

Emergono anche altri aspetti da questa visione, sembra proprio…
Che il problema non sia legato alle esportazioni ma al mercato interno…
Che la gente povera sarà sempre più povera e avrà sempre meno chances di emergere…
Che se la situazione continua ad evolvere in questa direzione i giovani anche se intelligenti e brillanti ma appartenenti alle categorie meno abbienti non partiranno solo svantaggiati ma non avranno praticamente opportunità di emergere…
Che noi siamo persone fortunate e che a lamentarsi non dovremmo essere noi ma altri che invece in silenzio fanno quello che possono per andare avanti…
Che queste persone non sono correttamente tutelate nel nostro paese…
Che queste persone non hanno via di scampo se non si cambia qualcosa…
Che cambiare le cose non è così semplice perché gli scenari che si trovano difronte a noi sono molto complessi e andrebbero analizzate e ridiscusse completamente le politiche di intervento a sostegno delle persone e la possibilità di finanziare le aziende manifatturiere da parte delle banche…
Che è inutile parlare di aggregazione delle PMI, piuttosto bisogna trovare soluzioni ai problemi della piccola e media impresa italiana…
Che spesso le parole “ora dobbiamo cambiare” vengono dette per riempirsi la bocca…
Mi ha detto anche, e qui tenetevi forte…

Che non ama i blogger e le persone che usano il web divulgando contenuti di bassa qualità al solo scopo di realizzare argomenti particolarmente “sexy” per avere contatti, questa unità di misura tanto utilizzata sul web e fonte di distorsione della realtà allo scopo di rendere più virali le informazioni…
Che tale modo di fare comunicazione in realtà porta a gravi forme di disinformazione!
Di chi sia però la colpa non si sa dell’utente o di chi produce i contenuti allo scopo di attirare la sua attenzione oppure di tutti e due!

Io gli ho detto… sorridendo sotto i baffi “sono un blogger” mi piace scrivere di cose che osservo e parlarne partendo da punti di vista differenti cercando di approfondire gli argomenti e di aiutare gli altri…

Lui mi ha risposto sì “perché tu non lo fai per soldi”, perché sul web la moneta cattiva scaccia la moneta buona…

Ho avtuo un dejavu… lo diceva anche il mio professore di economia all’università parlando dei politici! 😉

Naturalemente ho semplificato anche io i concetti, chi di voi legge i miei articoli di solito saprà già come la penso…

Meglio uno spunto di riflessione e qui ce ne sono tantissimi che una valanga di parole!

Vi lascio con questa immagine: Oggi il 09/05/2013 è la Festa dell’Europa ma noi ci sentiamo tutti italiani non europei…

Eppure un nuovo rinascimento passerà molto probabilmente attraverso quel sentiero!


Facciamo ancora un piccolo sforzo e soffermiamoci su un paio di aspetti tra l’altro piuttosto terreni:

Non c’è una nazionale europea per le olimpiadi tanto meno una nazionale di calcio europea per i mondiali…

Forse è proprio ora di darci da fare o almeno iniziamo a cambiare il modo di guardare il mondo… Potrebbe essere già un piccolo passo verso un futuro diverso!

Grazie a Pietro Modiano per questa visione differente!

Scritto da Daniele Catarozzi


















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