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facebook Archives - MC2 Marketcool
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Vuoi cancellare la cache di Facebook? In questo articolo troverarai l’url da usare per cancellarla e le spiegazioni.

Stai impazzendo x far visualizzare le immagini giuste sui tuoi articoli quando li posti su facebook???

Molti plugin per gestire la SEO forniscono con il menu “Social” la possibilità di specificare un’immagine da caricare su facebook e/o la possibilità di sovrascrivere l’immagine Facebook per un certo articolo, caricando/scegliendo un’immagine o aggiungendo una URL.

Appena Facebook carica il link all’articolo con la prima immagine configurata, anche quando non specificata direttamente come sopra, Facebook assegna un’immagine all’articolo e questa immagine rimane in cache, ed anche se la si cambia successivamente sul sito non viene più caricata correttamente (non viene presa l’ultima modifica).

Per fare visualizzare l’ultima immagine caricata o quella che vuoi tu e che hai selezionato, bisogna cancellare la cache di facebook a questo link:

https://developers.facebook.com/tools/debug/‎

scrivere l’url dell’articolo
e lanciare il debug premendo il tasto corrispondente.


Questo cancellerà definitivamente la cache di fb
e farà in modo che postando l’url dell’articolo sulla fan-page facebook venga caricata l’ immagine corretta.






written by Monica Cordola

social_02

Come Indiana Jones, andiamo alla ricerca dell’arca perduta delle professioni digitali.
Il web impazza di richieste di social media – qualcosa e tanti si propongono ma quali sono davvero le conoscenze e le competenze richieste x ogni figura specifica del mondo digitale?

L’abbiamo scoperto andando a Milano a trovare Andrea Albanese, all’incontro “Social media e digital: “Nuove figure professionali in Europa – Evoluzioni 2014 nella comunicazione d’impresa” incontro, di cui sono previste altre date, organizzato dal Centro di documentazione Europea e da #SMMDayIT.
Forse eravamo tra i pochi ed orgogliosi aged della platea tra tantissimi ventenni presso l’università degli studi di Milano!!


Esistono ben 30 discipline del Web e Digital Market Manager!!!
Esistono nuovi ruoli professionali legati al digitale e web, tutte professioni emergenti.
Marco Minghetti x Il Sole 24 ORE ha individuato ben 21 nuovi profili professionali digitali.
Non esiste ad oggi una scuola (nel senso tradizionale del termine) di riferimento.
Esistono certamente corsi, master.

Per gli stessi HR è difficile individuare gli skills richiesti per queste nuove professioni digitali in un web in continua evoluzione per contenuti e strumenti disponibili. Ci sono annunci di offerte di lavoro vaghi, o annunci in cui vengono richieste 1000 competenze che in realtà competono a ruoli professionali digitali diversissimi.


Ad esempio, il Digital e Communication Manager e’ una figura apicale che riporta direttamente all’aministratore delegato.
E’ competente di SEO, mantiene le relazioni con giornalisti ed influencer.
Ora questa figura professionale non esiste ancora in Italia ma ci sara’a breve, perchè le aziende punteranno sempre di piu’ sul digitale.


Il Social Media Reporter invece è mix tra fotografo, reporter e giornalista.
Racconta in real time eventi interni ed esterni all’azienda, gestendo l’interazione con blogger, influencer e singoli utenti,
Deve essere abile nel photo editing, avere una certa manualità es. x tweet veloci.
Conosce i tool di posting, i tool di pubblicazione on line free ed a pagamento, i tool di misurazione del ritorno dei post, ha dimestichezza con i diversi device mobile e sa le differenze tra le loro utenze.
Ha sempre 2 sim, un telefono di backup, un pc per gestire imprevisti 🙂

backstage


Oggi la differenza sul mercato del lavoro “non digitale” la fanno anche blogger ed infuencer così come le scelte di posizionamento dei SN ed i SN di altri paesi.
L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook, per esempio, avvenuta negli Usa, porterà ripercussioni sul lavoro in Italia ed Europa.
Nel mondo poi non ci sono solo Facebook, Twitter, YouTube, Linkedin ma anche Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese, in Russia VKontakte, il principale competitor di Facebook sul mercato russo, Yandex, una delle più grandi aziende internet in Europa, il motore di ricerca più popolare della Russia (operante anche in Ucraina, Kazakistan, Bielorussia e Turchia).



Altre figure sono il Web Marketing Manager e Digital Marketing Manager ed il Social Media Manager.
Sembrano la stessa cosa ma non lo sono.

Web Marketing Manager e Digital Marketing Manager
Definisce le strategie di presenza dell’azienda sul web col benchmarking, acquisisce i prospects e li trasforma in clienti, esplora il mercato ed i competitor, mantiene i rapporti con chi lavora ai siti aziendali (ha basi di css e html), valuta il ROI e monitora i Kpi – key performance indicator delle attività di promozione sul web, sa lavorare con adv social, ecommerce, web automation, email marketing automation … Tutto questo servendosi di strumenti digital (es. sms) o web (es. chat, siti).


Social Media Manager
Il Social Media Manager invece gestisce la presenza online di un’azienda sui Social Network.
E’ competente di marketing e di comunicazione. Sa fare engagement con i SN e monitorare i sentiment ed usa i social o per fare brand positioning o per vendere/promuovere prodotti/servizi.
Conosce in modo approfondito i social network, il SEM, search engine marketing, sa utilizzare gli strumenti di web analytics.
social_01



Ma come si fa, quindi, a competere per queste posizioni?
Bisogna essere competenti, spiegare cosa si sa fare e farlo e sicuramente, ma questo ormai vale anche per ruoli professionali non digitali, cercare di emergere in modo creativo.


Ci hanno parlato di Robby Leonardi, un designer di New York City, per esempio, ha fatto un programmino tipo gioco interattivo a livelli, realizzando lo story telling del suo cv.
Cliccare per credere:
http://www.rleonardi.com/interactive-resume/.


In questo mondo in cui i nostri acquisti sono spesso condizionati dal web con sconti e promozioni o con recensioni, in cui le nostre emozioni hanno origine anche da contenuti sharati sotto varie forme digitali, … comunque sono sempre le persone a fare la differenza.


Sul web privato e lavoro si confondono: come si può non essere scelti per un lavoro per le proprie foto pubblicate sui social networks in atteggiamenti poco consoni, così c’è chi trova lavoro invece grazie alla rete anche per mansioni totalmente slegate da essa, perchè la rete ti permette di comunicare …
Quindi, stay tuned!


scritto da Monica Cordola

Qui di seguito i riferimenti di Andrea Albanese, relatore della conferenza
albanese

Community Manager dei gruppi Linkedin SMMItaliano, SMDMItalia, GiPISM
Organizzatore Social Media Marketing Day #SMMDayIT

http://social-media-marketing-day.web-marketing-manager.it
LinkedIn:
http://www.linkedin.com/in/albaneseandrea
Facebook:
https://www.facebook.com/AndreaAlbanese01
Slideshare:
http://www.slideshare.net/AndreaAlbanese
Twitter: @FlashAndrea

Se bussate alla porta di un castello senza essere invitati non vi stupite se vi sguinzagliano i cani!

Se bussate alla porta di un castello senza essere invitati, non vi stupite se vi sguinzagliano contro i cani!



Con la diffusione dei social network, la fruibilità immediata dello strumento e la facilità di accesso a tali risorse, nell’arco di pochi anni, tutti o quasi ormai hanno un account, almeno su Facebook o una Fan page per promuovere i propri prodotti o il proprio business!

In fondo io penso che questo sia un bene… ma c’è sempre un ma!

Come in tutte le realtà dove chiunque può accedere liberamente anche se prima non si è istruito in merito alle regole che vigono, sia quelle scritte che quelle non scritte, ci sono persone che in buona o cattiva fede se ne approfittano e invadono le nostre aree private o pseudo private!

La cosa che mi lascia estremamente perplesso è che poi si lamentano anche se una persona è stata scortese o comunque ha fatto notare loro che sono stati inopportuni!

Ora vi elencherò alcune cose che reputo non si debbano mai fare su Facebook.


Io stesso in passato ho fatto alcune di queste gaffe, l’importante è rendersi conto dell’errore e se il caso scusarsi con la persona che abbiamo urtato e che magari, ci ha fatto notare la nostra mancanza di etichetta!

Partiamo da un concetto, il muro personale di Facebook o la chat, sono nell’immaginario dell’utente come un castello dorato… come la propria casa ma amplificata, è il modo con cui ci mostriamo al mondo del social network quindi se andate a bussare in modo improvviso, insomma fate il classico porta a porta, non vi offendete se poi il proprietario sguinzaglia i dobermans e cerca di farvi sbranare!

Può capitare di non rendersi conto che si sta pubblicando qualcosa per errore sul “muro” personale di qualcun’altro (ricordate che “taggando” una persona nel testo di un topic questo comparirà in automatico anche sul “muro” della persona chiamata in causa)…

se invece usate la chat per promuovere prodotti o servizi avete torto marcio, non provate neanche a difendervi o rigirare la frittata, perché non siete Agamennone e di certo non interverrà Minerva a fermare il braccio che impugna la mia spada, la prima volta se vi scusate vi perdono, la seconda affronterete la mia furia, oltre che qualche improperio!

Minerva trattiene Achille dall'uccidere Agamennone!

Minerva trattiene Achille dall’uccidere Agamennone!



Attenzione non sto dicendo che non potete scrivere alle persone in privato ma magari averci scambiato qualche informazione prima aiuta a non dare particolarmente fastidio!
Io personalmente rispondo a tutti se però mi piombi sulla chat con qualche pretesto per appiopparmi qualcosa magari mi innervosisco un poco!

Regola numero 2 mai e poi mai spammare… appena accettati in un gruppo non presentatevi direttamente con un bel link al vostro sito prodotto o chi che sia!

Se qualcuno apre un topic usate i commenti al topic per interagire, in fondo se la persona ha pubblicato qualcosa è per condividere delle idee o anche solo per farsi quattro risate con altri appartenenti al gruppo di discussione, se poi la conversazione si sposta su argomenti che si vogliono trattare in privato mandate un messaggio in chat… magari chiedendo prima: “hai un minuto di tempo? Vorrei farti una domanda o approfondire questo argomento!
In modo che l’altro possa decidere se partecipare in privato alla conversazione o meno!

Un altro aspetto che spesso viene trascurato nella foga di propagare la nostra brillante comunicazione è che i gruppi di discussione hanno delle regole anche in questo caso alcune sono scritte altre no… per quelle scritte se non te le vai a leggere prima di postare, sei un subumano e meriti di essere esposto al pubblico ludibrio.

Per quelle non scritte bisogna avere ancora più pazienza e magari utilizzare il tasto cerca in modo da verificare se l’argomento che andiamo a trattare è consono al gruppo e se l’argomento stesso non sia un repost!

Ora il buon senso vi dovrebbe dire anche di evitare di andare a inserire post per far partire dei “Flame” sui gruppi… vi faccio un esempio se entrate in un gruppo di vegani evitate di pubblicare un post sulle qualità e la bontà della carne di fassone piemontese!

Un’altra cosa fastidiosissima sono i post di spam o spam mascherato sotto i link sponsorizzati, io ve lo dico per il vostro bene… mentre per tutto il resto sono cattivo ma un minimo tollerante, alla peggio vi tolgo l’amicizia, vi beccate degli improperi e vi banno dai gruppi di cui sono amministratore, per questa ultima cosa proprio non ho pietà e quindi vi segnalo anche a Facebook come rompimaroni ufficiali con tutto quello che ne consegue!

Per concludere scriverei due righe sui “networker” che leggeranno questo mio articolo…
Non ho nulla contro di te… ognuno è libero di fare le proprie attività come desidera e con i mezzi che desidera!
Capisco che ti hanno insegnato cose del tipo: devi essere uno schiaccia sassi… più persone contatti e più otterrai risultati… non importa se se ne parla male l’importante è che se ne parli!

Bene… ti hanno insegnato una “cagata fotonica”!


Se vuoi imparare a vendere o a promuovere ciò che fai è meglio che studi e ti prepari adeguatamente altrimenti prenderai solo palate in faccia e non ti offendere se poi te lo dico in chat mentre cerco di farti capire che mi stai infastidendo scrivendomi in privato!

Lo faccio per il tuo bene!

Ok ora se volete potete commentare nell’apposito form al fondo dell’articolo oppure contattarmi in privato via chat… basta che non cercate di appiopparmi succhini vari, caffè al fungo, corsi di PNL, paramignoli di silicone! (cit.)

[Scritto da Daniele Catarozzi]

moda2

Marketcool è fashion, e la mia spesa in vestiti può ampiamente dimostrarvelo! 🙂



Iniziamo il nostro tour nel mondo della moda condividendo alcuni esempi creativi ed originali di come le aziende di moda usano i Social Network.


Christian Louboutin, stilista calzaturiero francese, famoso per le scarpe gioiello dalla suola rosso scarlatta e per le borsette. Forse lo ricorderete anche per le scarpette dedicate a Cenerentola realizzate con pizzo e cristalli, in collaborazione con The Walt Disney, in occasione della riedizione in alta definizione del classico Disney.

La pagina Facebook ufficiale vanta 1,7 milioni di followers.[Christian Louboutin azienda]
Perchè funziona Louboutin Facebook?
Innanzitutto scarpe in tutte le pose, sul marciapiedi, sul velluto, di fronte, di lato, in composizioni colorate da 4 foto, ma non solo.
Per ogni foto c’è una frase abbinata simpatica ed accattivante: “Think pink” per le 4 paia di decolletes rosa, “step by step” per le scarpe rosse sugli scalini.
E poi colori e colore.
Su FB c’è anche [Christian Louboutin on Lyst].


Louboutin ha stores in Europa, America, Asia, Australia.
Il sito web [http://christianlouboutin.com/](non fb) propone una boutique online coloratissima cui è davvero difficle resistere: scarpe organizzate per tipo, colore, altezza, ognuna con un nome, scarpe basse (ballerine e mocassini, calzature sportive), scarpe col tacco, zeppe, stivali, scarpette da sposa e da sera e da non perdere le borse “marquise spikes clutch” con i cunei a lato, da abbinare a look metallari e non e funzionali per l’aperitivo se manca il rompighiaccio!:-)
Il sito propone oltre all’ecommerce il “loubi word”: video collage, video interviste e le ultime collezioni. Tutto è molto glamour e curato nei minimi particolari.





E ora altro stilista, altro regalo



E ora passiamo ad una stilista che adoro: Alberta Ferretti: femminilità e poesia allo stato puro.

Su FB sono presenti 2 pagine, una è la pagina ufficiale del [marchio Alberta Ferretti abbigliamento], l’altra è quella dell’azienda [Alberta Ferretti azienda], anch’essa con foto di collezioni e ballet “what collection do you like more?”.
Si alternano foto delle sfilate, video delle collezioni, video e foto dei backstages, video live streaming,
tweets.
Gli ashtag più usati sono: #albertaferretti #fashionshow, #milan, #mfw (milano fashion week), #backstage, #fw2013.
Un commistione sapientemente dosata di SN.
In tempo reale col festival di Sanremo la maison Alberta Ferretti twittava “Chiara Galiazzo wears Alberta Ferretti Spring/Summer 2013 shantung pants and chiffon top for the 63th edition of Festival di Sanremo” con foto annessa.


Un’altra cosa che mi è piaciuta molto e che denota la sensibilità della stilista sono i biglietti di auguri digitali che regala ai suoi affezionati per Natale o per le vacanze: foto poetiche e vicinanza all’acquirente con modi gentili e non artefatti.
E non perdetevi sul sito web [http://www.albertaferretti.com/it] le magiche notti di festa di Alberta Ferretti.
Philosophy, una marca, una filosofia.





Stay tuned, soon on MC2 “le sfumature del fashion”.


Scritto da Monica Cordola






















Autore e fonte della ricerca è ‘Andrea Albanese’, docente modulo corporate SNID Master (Social Network Influence Design) Poli.design Politecnico di Milano.


Commento alla ricerca “Social Media Effectiveness Use Assessment”.


Ho trovato questa ricerca veramente interessante, ed in attesa del suo aggiornamento con ulteriori dati, previsto per aprile 2013, voglio condividere con Voi alcune riflessioni sui risultati ottenuti nella prima tranche e pubblicati a novembre 2012.


In realtà, la situazione è molto più rosea di quello che sembra circa l’uso dei SN in azienda, ma si tratta di un uso a mio parere ancora poco organizzato, di cui si conoscono bene i fini ma non i mezzi, ma prima passiamo ai dati.


Premessa:
la ricerca era indirizzata ad aziende italiane o a branch italiani di aziende estere con management italiano, in particolare a funzioni direzionali e ruoli con potere decisionale (es. amministratori delegati, presidenti, manager del reparto comunicazione, web marketing e social network expert, direttori commerciali etc…) con una maggiore presenza di IP delle regioni settentrionali e centrali e per età, con una presenza maggiore della fascia 31-45, (vedi slide 5 della presentazione Slideshare), la maggior parte appartenenti a PMI sotto i 50 dipendenti e attive sia nel B2C sia nel B2B.


Innanzitutto, quasi tutti utilizzano i SN da tempo (anni) e vi accedono tramite Pc, portatile, smartphone e tablet.
Insomma, i SN sono conosciuti e per una buona parte degli intervistati anche utilizzati da anni 3,4 o 5 anni. Ciò è dimostrato anche dal tempo dedicato ogni giorno, che per il 31,42% supera i 60 minuti giornalieri, segno che si è compreso che la gestione dei SN è un’attività dispendiosa ed impegnativa come tempo.


Le domande della ricerca però sondavano l’utilizzo dei SN sia a scopo personale, sia aziendale ed i risultati non cambiavano di molto.


Come SN utilizzati maggiormente emergono sempre Facebook, Youtube, Twitter, Linkedin, Google+ sugli altri.
Oltre ai SN, sono molto usati i blogs (70,64%), di seguito i forums (55,06%), chat/Ip voice (48,39%) e wiki (28,65).


Le risposte valide, uniche sono state 3655.
Di questi 3655, il 40,82% ha un account Twitter registrato, mentre il 99% ha una mail, indice del fatto che tra i ruoli direttivi delle aziende, la mail è ormai uno strumento utilizzatissimo e “scontato”, mentre l’account Twitter si sta diffondendo sempre di più, ma è ancora al di sotto del 50%.


Quante persone lavorano effettivamente e sono coinvolte in azienda nella gestione dei SN?

pag_12
Il dato nessuna per il 21,35% trova conferma nel fatto che in un’altra domanda del questionario il 35,90% afferma “stiamo ancora comprendendo come e cosa fare”.


In egual misura altri hanno già un comparto dedicato, alcuni si affidano ad aziende esterne ma la cosa più preoccupante è che il 18,50% dica “ci sono casi di persone che autonomamente supportano l’azienda nell’attività social”.
Sì, è vero, normalmente chi conosce di più i SN per esperienze personali è portato ad essere di aiuto all’azienda in questo campo, ma allora perchè non coinvolgere le persone più competenti ed interessate in un progetto mirato e strutturato che metta assieme almeno 1-2 teste + un social media expert. I SN sono attraenti ed utili ma anche passatemi il termine, pericolosi: ci vuole molta creatività ma anche sano giudizio.

La maggior parte delle aziende non sa bene quale iniziative di marketing realizzare sui SN (molte di community development/engagement, una % molto alta nessuna iniziativa, sviluppo applicazioni) mentre sa benissimo quali risultati attesi vuole ottenere: brand management, potenziamento della comunicazione, creazione di una community, ottenere leads, disporre di dati per statistiche e migliorare la conversion …
Download di documenti e visualizzazioni video vengono dopo, dopo ancora articoli pubblicati da giornali … web form compilate, forum creati, voto sui contenuti pubblicati, in ultime posizioni iscrizioni a concorsi …

Un’altra cosa strana è che il il 30,73% non sappia definire una lead???

La ricerca conferma quanto sia difficile oggi fare ricerca:
su una stima di esposizione di 150000 utenti, 12122 persone hanno visualizzato la pagina del questionario, ovvero 8,081% dei 150000, di questi 12122, ben 4356 l’hanno compilato, il 35,934 % e 3655 l’hanno compilato con risposte valide.


N.B.: i dati-numeri citati sono tratti dalla ricerca, i commenti sono personali di MarketCool ed anche le % calcolate nelle ultimissime righe dell’articolo. Questo articolo è stato spedito x visione ad Andrea Albanese il 27 gennaio 2013.



scritto da Monica Cordola




notizie su Andrea Albanese:
Social Network & Web Marketing Advisor. Sales & Post Sales. Web Business Intelligence & Real Time Customer behavior.
Web: http://web-marketing-manager.it
LinkedIn: http://www.linkedin.com/in/albaneseandrea
Facebook: https://www.facebook.com/AndreaAlbanese01
Twitter: @FlashAndrea


















salvadanaio
Se entrassimo nel 2013 nel deposito di Paperon di Paperoni, probabilmente non troveremmo nè dollari, nè euro, ne yen, ma monete virtuali.


Ebbene sì, perchè dopo i credits lanciati da FB nel 2011, Amazon introdurrà i maggio i suoi Coins per tutti i possessori di un dispositivo della linea Kindle Fire. Il cambio sarà 1 dollaro = 100 coins.
Per le app ed i giochi già online il passaggio ai coins sarà automatico, per le nuove applicazioni il termine per approvazione è il 25 aprile … giusto per ricreare l’ambient della corsa all’oro tanto ben raccontata nei film western.


Il gruppo di vendita online promette di distribuire decine di milioni di dollari in monete virtuali ai clienti da usare per comprare i giochi e le applicazioni ed i contenuti multimediali progettati per il Kindle Fire.
Gli utenti Amazon potranno “accumulare” i coins, così come gli utenti di FB accumulano i credits.


tenendo per sè sempre il 30% del prezzo sborsato dagli acquirenti.


Per Fb l’avventura della moneta virtale era iniziata nei giochi on line: in alcuni giochi gli utenti possono acquistare gli oggetti necessari a svolgere una certa attività o ottenere un vantaggio competitivo sui concorrenti anche con i credits. Per ottenere i credits però si paga con monete vere: carta di credito o prepagate o carte telefoniche. Ed i giochi sono uno dei tanti successi di FB. Io ogni giorno rimango sbalordita dal numero di amici che mi invitano a giocare su FB a Pet Rescue Saga o a Diamond Dash o a Farmville …


In alcune nazioni con i crediti di FB si può pagare il noleggio di film, in alcune città degli Stati Uniti si possono acquistare buoni promozionali.


Bisogna rendere merito che i precursori di questi denari virtuali sono stati i videogiochi: lì già da molti anni sono in circolazione i credits per comprare armature, elisir di vita e quant’altro. Ma lì scriveremo un articolo a parte.
Impossibile non citare anche il Sardex, che alcuni hanno definito il “Baratto 2.0”, un sistema di credito commerciale che unisce circa 800 aziende della Sardegna, nato nel 2009 e divenuto operativo a gennaio 2010: ogni azienda iscritta (che paga una quota in euro) ha a disposizione un conto di credito denominato nella valuta Sardex spendibile solo all’interno della rete per lo scambio di beni e servizi in modo da risparmaire liquidità ed investire nel territorio. (fonte: [http://www.agoravox.it/Sardex-in-Sardegna-decolla-il.html])
Del 2009 è anche una moneta elettronica chiamata Bitcoin, omonima del software open source progettato per implementare il protocollo e la rete peer-to-peer che ne risulta. I Bitcoin possono essere posseduti, trasferiti tramite internet a chiunque abbia un indirizzo bitcoin(chiave pubblica), salvati sul pc ect ect. Non esiste una banca centrale che controlla. Esistono acquisti fatti con i Bitcoin e alcune aziende accettano anche donazioni in Bitcoin. La particolarità di questa moneta è che le transazioni sono pubbliche e memorizzate in un db ma nello stesso tempo anonime grazie all’utilizzo di chiavi private. Dei Bitcoin ha parlato anche la rubrica tecnica del Time e l’episodio 13 della terza stagione di The Good Wife è dedicato ai bitcoin. (fonte: [http://it.wikipedia.org/wiki/Bitcoin]


Cosa ci dobbiamo aspettare a questo punto dai concorrenti diretti di Amazon, Playstore di Android e Apple App Store o dagli altri SN: altre monete? In questo modo sono gli sviluppatori ad essere più incentivati a disegnare applicazioni per questo o quel dispositivo o SN, o è il popolo del web ad essere più incentivato ad usare monete vere per avere denaro virtuale spendendo di più?


Insomma il caro vecchio Monopoli con i suoi soldi di carta è una realtà, solo che ora i soldi sono digitali.
Ogni SN, ogni gigante online sembra puntare a creare un proprio mondo virtuale-reale fatto di persone, una propria moneta, dei propri giochi, le community, leggi-regole, spot pubblicitari …
Più che di realtà aumentata, io parlerei di realtà aumentate, tante realtà diverse e parallele a confronto.


Io per ora, per non perdermi tra i portafogli virtuali, sono alla ricerca del fantomatico 1 centesimo con la Mole Antonelliana di cui tutti parlano!




fonti:
ilsole24ore
lemonde
www.agoravox.it
wikipedia


scritto da Monica Cordola





















NY_05_ridig Foto di Cinzia Rui – USA


Siamo alle porte del 2013, e fortunatamente non siamo stati polverizzati il 21-12-2012, o meglio come ha detto qualcuno “alla fine ci è toccato anche comprare i regali!!!”


Ebbene sì, ripercorriamo allora i fatti SOCIAL MEDIA più salienti del 2012:


gennaio 2012
McDonald’s e l’hashtag #mcdstories non incontra il successo del precedente lancio di #meetthefarmers, ma la società reagisce prontamente.


A seguito di alcune segnalazioni su Groupon interviene Striscia la notizia.


febbraio 2012
SKY e BBC, ad un giorno di distanza, modificano la policy sui social media, invitando i giornalisti a non inviare le ultime news su Twitter ed a condividere gli aggiornamenti con i redattori di notizie, all’interno della rete aziendale del giornale, prima che col resto del web.


marzo 2012
Nasce Withandwithin.com, un global network pensato per le donne e le mamme per aiutarle a realizzarsi ed a promuovere le proprie passioni e lavori.


aprile 2012
Istagram, il servizio di photo-sharing, viene acquistata da FB. Mark Zuckerberg ha speso 1 miliardo di dollari.


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maggio 2012
Quotazione in Borsa di Facebook con un’IPO (Initial Public Offering) di 38$ per azione ed una valutazione da 104 miliardi. Peccato che nei primi tre giorni di contrattazioni il titolo abbia registrato una perdita complessiva del 18% e che Mark Zuckeberg, se qualcuna avesse ancora qualche speranza di fare la donna mantenuta, sia già novello sposo!!! 🙂


Groupalia e il terremoto e il tweet che invitava a fuggire a Santo Domingo: tempestive le scuse dell’azienda (con offerta charity annessa).


giugno 2012
6.5 million di LinkedIn passwords rubate. LinkedIn suggerisce a tutti gli utenti di cambiare la propria.


Ferrovie Italiane lancia su Twitter #meetFS per avvicinare gli influencers della rete al mondo delle ferrovie italiane ma si rivela un arma a doppio taglio e gli utenti usano l’hashtag per denunciare alcuni disservizi dell’azienda.


luglio 2012
Un’inchiesta della BBC sui Mi Piace su Facebook mette in dubbio l’effettivo valore delle campagne pubblicitarie su Facebook, concentrandosi sul fenomeno dei “falsi fan” delle pagine aziendali sulla base di alcune affermazioni del consulente di sicurezza di Sophos, Graham Cluley.


agosto
80% dei Pin su Pinterest viene repintato. Nle 2012 raggiunge 11 milioni di utenti.
Il 68% degli utenti di Pinterest sono sono donne, diversamente dagli altri social network. I contenuti che circolano prevalentemente sulle lavagne sono foto legate al design, alla moda, alla cucina e all’ arredamento.


settembre 2012
FB, in collaborazione con Stamen Design, all’interno di Facebook Stories traccia la mappa delle amicizie in giro per il mondo.


Google supera Facebook in ricavi pubblicitari nel 2012, grazie a YouTube.
Secondo un nuovo prospetto eMarketer, Google avrebbe ricavato dalla pubblicità in rete 2,31 miliardi di dollari nel 2012, seguito a poca distanza da Facebook, con 2,16 miliardi di dollari.
Sono più di 500 milioni i visitatori unici mensili della piattaforma video di Google, per 2 miliardi di video visti a settimana.


Parah e Minetti/modella: con circa 12.500 fan su Facebook, dopo la scelta della consigliera del PDL come testimonial Parah alle sfilate di Milano, in seguito alla pioggia di critiche ricevute dopo la sfilata, Parah ha reagito pubblicando uno status update su Facebook per giustificare la sua scelta ma la replica degli utenti del web arriva con oltre 3.000 commenti negativi.


ottobre 2012
FB raggiunge 1 mld di utenti attivi mensilmente.
Ha guadagnato i 45 milioni che gli mancavano in poco più di tre mesi.


Cresce del 19% l’eCommerce italiano (risultati della ricerca della School of Management del Politecnico di Milano).
fonte : http://www.ict4executive.it/executive/news/cresce-del-19-l-ecommerce-italiano_43672151143.htm
Sono ormai 12 milioni gli italiani che acquistano online, per un volume complessivo delle vendite che quest’anno arriverà a 9,6 miliardi di euro. Un incremento notevole, che non basta però a ridurre il grande divario con Uk, Francia e Germania.


LinkedIn si rinnova. Nuova veste grafica per LinkedIn e nuove funzionalità che consentono all’utente una maggiore interazione con gli altri iscritti e una più facile condivisione di contenuti.


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Hurricane Sandy e i brand che offrono sconti per chi è bloccato in casa dall’uragano: i social media fail di Urban Outfitters, American Apparel e GAP …


novembre 2012
E’ il momento di Google Play su Google Plus, con l’aggiornamento di una nuova funzione su Google Plus che permette agli utenti di condividere materiale multimediale (libri, film, serie TV, musica ) accessibile direttamente dal social network, facendo scegliere agli utenti le applicazioni preferite, dando anche la possibilità di installarle direttamente da Google Plus.
Google decide di collegare i profili di Google Plus degli utenti ai loro rispettivi account su Google Play.


dicembre 2012
Google Plus raggiunge 250 milioni di utenti attivi e 500 milioni di utenti totali, anche grazie ad Android, di cui 235 milioni che utilizzano giornalmente i servizi Google associati e 135 milioni attivi sul proprio stream.


Il Papa su Twitter, un milione e 600 mila follower. Il suo account, @Pontifex, è in 8 lingue, cui si aggiungeranno anche cinese e latino.


Aggiornamento di Facebook per Android e della sua nuova applicazione nativa con velocità e fluidità superiori.


Google ha deciso di introdurre sul suo social network le cosiddette “Communities”
Gli utenti Jelly Bean potranno anche condividere le proprie foto effettuata con Photosphere introdotta soltanto in Jelly Bean 4.2.


Con una comunicazione del 17 dicembre, Instagram annuncia la sua nuova linea sulla privacy e i nuovi termini di servizio delle immagini: a partire del 16 gennaio le informazioni fornite attraverso il servizio (email,le informazioni sul dispositivo usato per scattare la foto e altri dati) potranno essere usate per fini di marketing e anche le foto pubblicate potranno essere utilizzate per scopi pubblicitari, senza alcun compenso per chi ha creato il contenuto, scatenando ire sul web e transumanza di utenti verso Flickr che, con un tempismo perfetto, pubblica nello stesso giorno la sua nuova e molto funzionale app per smartphone.
contributo di Andrea Cannizzaro


Blitz con post offensivi sulla pagina Facebook di Vasco Rossi che è momentaneamente ‘scomparsa’ dal social network in quanto poi sospesa dai suoi amministratori per urgenti ‘pulizie’!


Groupon ha perdite nette per tre milioni: ricavi cresciuti del 32% a 568,6 milioni di dollari, ma gli analisti ne prevedevano 590, per la debole performance nella divisione europea.Il Ceo Andrew Mason: “La nostra forza resta il Nord America”.


Groupon pubblica i suoi dati del 2012: Alimentari e benessere, viaggi, shopping. Gli italiani hanno acquistato online più di un milione di tagliandi per l’alimentazione: le città più gettonate Milano, Roma e Napoli. Nel settore benessere ben 900mila buoni staccati sul web. Altrettanti sono stati comprati per lo shoppingche comprende anche prodotti high tech. Altri 300mila sono, invece, destinati all’area medicale, in particolare a visite odontoiatriche e di fisioterapia. Il coupon è entrato, inoltre, nei viaggi con 230mila tagliandi venduti.


fonti:

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foto di Cinzia Rui
si ringrazia Andrea Cannizzaro per la frase “alla fine ci è toccato anche comprare i regali!!!”




















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