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Il "Progetto del Secolo" è il mio Tessssoro - mi farà guadagnare oltre ogni immaginazione!

Il “Progetto del Secolo” è il mio Tessssoro – mi farà guadagnare oltre ogni immaginazione!

Vi siete mai chiesti dove finisce il vostro tempo? Quanto vi costa un progetto o semplicemente del tempo libero?

Tutti noi viviamo a ritmi incredibili l’evoluzione ci ha portato a gestire energie migliaia di volte superiori a quelle di solo 80 anni fa, pensate ai trasporti, oggi spostarsi di 1000 Km è un gioco da ragazzi in un’ora siamo a destinazione, (salvo piccoli imprevisti e/o scioperi) il fastidio più grosso è andare in aeroporto per fare il ceck-in mentre siamo nei pressi del gate possiamo continuare a lavorare e inviare documenti in tutto il mondo, leggere ed inviare notizie attraverso il nostro telefono, essere interconnessi ci porta a ritagliare scampoli di tempo pur di poter fare di più!.

Una volta ci volevano giorni di navigazione o ancora più tempo con mezzi di trasporto terrestri, prevalentemente bici, carrozze trainate da cavalli, rari autoveicoli.
Le strade in condizioni precarie che allungavano i tempi di percorrenza a dismisura, non parliamo poi dell’invio di comunicazioni in località remote!

L'evolvere delle tecnologie ci permette di risparmiare tempo [Foto di Cinzia Rui]

L’evolvere delle tecnologie ci permette di risparmiare tempo [Foto di Cinzia Rui]

Molti di voi si staranno chiedendo cosa significhi questa premessa!
Infondo se mi muovo più velocemente ho più tempo da dedicare ad altro!
Questo è vero in parte, perché l’accelerazione delle nostre vite ha delle conseguenze.

Quando parliamo di giornate lavorative la conseguenza è che per rimanere competitivi dobbiamo produrre di più ed in meno tempo, non solo in relazione al nostro di operato ma anche rispetto a quello della concorrenza!

Per questo sarà fondamentale essere veloci, ma non basta.
Sapere come stiamo investendo il nostro tempo e su quali progetti per poter essere sempre più produttivi è diventato fondamentale!
Il detto il tempo è denaro non è casuale… più si evolvono tecnologie e mercati e più questo concetto diventa cruciale!

Come sempre cercherò di darvi degli input concreti partendo da delle basi semplici, per iniziare un percorso, si dovrà pur fare un primo passo!

La Gestione del Tempo


Direi di iniziare dal come scegliere su cosa investire il nostro tempo!
Mi capita spesso di sentire sia venditori che imprenditori dire: “Sto lavorando ad un progetto che quando entra faccio il botto!

Se li rincontri dopo qualche tempo e chiedi come vanno le cose ti dicono che hanno questo progetto che stenta un poco ma che è una idea geniale che gli farà fare il botto… a me ricordano Gollum del Signore degli Anelli e del suo Tessssoro l’anello magico potentissimo che gli cambierà la vita!

Non fate come Gollum che insegue tutta la vita un Tesssoro che lo porterà alla rovina!

Non fate come Gollum che insegue tutta la vita un Tesssoro che lo porterà alla rovina!

Ora Gollum nella storia non fa una bella fine evitate anche voi di concentrarvi su un unico aleatorio progetto che consuma tantissime energie e tutto il vostro tempo!

Stabilite una rotta che vi guidi a raggiungere alcuni porti intermedi in modo da avere sempre risorse fresche a disposizione!

Quando dico queste cose vengo poi tacciato come quello che è troppo conservativo e non vuole rischiare.

Forse è vero, però penso ci sia differenza tra gli imprenditori che valutano in base a dei dati un progetto e decidono di prendere un rischio per portare avanti un business e coloro che solo perché credono che il “parasterminatore di polveri indossabile a caldo” sia una idea geniale ci si buttano a capofitto senza analizzare se esiste veramente un mercato per quel prodotto e soprattutto quali sono le risorse da investire per fare sapere al mondo che è disponibile tale strabiliante oggetto!

“Di progetti della vita” più o meno tutti ne hanno uno, la differenza è che ci sono alcuni che pianificano passo dopo passo come portarlo a compimento e utilizzano il tempo a propria disposizione per realizzare le risorse necessarie a farlo e chi si focalizza sull’obiettivo di lungo termine e puntualmente naufraga con queste parole sulla bocca… “mi mancava poco se riuscivo a portare a termine quel progetto mi ero sistemato per la vita”!

Scusate la franchezza ma certe persone hanno la stessa probabilità di chiudere quel progetto che fare 6 al Superenalotto è possibile ma molto improbabile che accada!

Quindi analizzate il mercato, i costi necessari ad essere operativi e produttivi e se da quello che vedete c’è almeno il 70% di possibilità di chiudere io direi di investire il vostro tempo nel Tesssssoro, preparando un [Business Plan] ed un Business Model… altrimenti cassettate il “blueprint” e andate avanti fino al verificarsi delle condizioni adeguate.

Tornando ad argomenti più quotidiani la Gestione del Tempo può avere aspetti più complessi da affrontare una volta che ho fatto la mia bella scaletta delle attività che devo svolgere nel mese, poi nella settimana e in fine nel giorno tenendo conto che dovrò per forza di cose prendere in considerazione anche del tempo per gli imprevisti dovrò imparare a gestire anche il tempo dei collaboratori al fine di pianificare al meglio il lavoro e magari presentare al cliente con congizione di causa delle tempistiche di evasione degli ordini piuttosto che di chiusura di progetto!

In questo caso può venire in vostro aiuto un software che permetta di realizzare un [Diagramma di Gantt]

Vi inserisco un esempio di diagramma di Gantt per la Gestione del Tempo:

[Immagine sotto licenza Creative Commons - Autore: Ruben Castelnuovo]

[Immagine sotto licenza Creative Commons – Autore: Ruben Castelnuovo]

Soluzioni Software che potete utilizzare:


Un software Open Source utilizzabile gratuitamente è [GanttProject] utile sia nella fase di analisi che in quella operativa.
Ho preso l’abitudine di allegare alle offerte per progetti complessi un Diagramma di Gantt in modo da dare al cliente idea dei tempi di messa in opera di lavori, devo ammettere che è sempre stato molto apprezzato!

Per chiudere vi lascerei anche uno spunto sull’analisi del tempo lavorativo e la gestione dei progetti di lunga durata.
Nel settore informatico mi è capitato di vedere applicato lo [Scrum].

“Scrum è un framework di processo utilizzato dai primi anni 1990 per gestire lo sviluppo di prodotti complessi. Scrum non è un processo o una tecnica per costruire prodotti ma piuttosto è un framework all’interno del quale è possibile utilizzare vari processi e tecniche. Scrum rende chiara l’efficacia relativa del tuo product management e delle pratiche di sviluppo usate in modo da poterle migliorare.”
(Jeff Sutherland, The Scrum Guide)


Questo framework si può utilizzare anche per altre tipologie di progetto non solo per gli sviluppi di software, certo va adattato alle esigenze ma in parole povere è un mezzo tramite il quale ogni individuo imputa delle ore del giorno alle attività che ha svolto, in fase di messa in opera del framework si stabiliscono le “commesse” e le attività ipotetiche che si possono imputare su tali commesse (si prevedono anche potenziali imprevisti come ad esempio “macchina del caffè rotta”, frattura della gamba durante la partita di calcetto settimanale, ecc… in modo che poi tutti autonomamente carichino le ore sulle attività che hanno svolto o per le quali hanno avuto dei contrattempi.

Questo non è un modo per controllare i collaboratori (visto che sono loro in autonomia che imputano le ore dedicate ad una attività piuttosto che un altra), ma semplicemente per raccogliere dati oggettivi sulle attività svolte, per poi valutare come migliorare le prestazioni e ottimizzare la Gestione del Tempo!
Un plugin Open Source che ho già utilizzato in passato per personalizzare lo Scrum è Redmine, ma ce ne sono anche altri come ad esempio Agilefant!

Ora avete qualche idea in più e qualche aiuto informatico che vi permetta di evitare di fare la fine di Gollum ossessionati dal vostro Tesssoro… anche se alla fine anche lui raggiunge il suo obiettivo, tenere per se il suo Tesssoro fino alla fine dei suoi giorni!

http://www.youtube.com/watch?v=zUTt9MYMcps

Come sempre sono a vostra disposizione per approfondimenti mi potete contattare tramite il form dei commenti sottostante!

[Scritto da Daniele Catarozzi]

L'infrastruttura ICT sostiene la vostra azienda, come los cheletro metallico sorregge i ponti

L’infrastruttura ICT sostiene la vostra organizzazione, come lo scheletro metallico sorregge i ponti – [Foto di Fabio Catarozzi]

L’organizzazione passa attraverso la condivisione dei dati


Oggi parlerò dell’importanza di condividere i dati tra gli utenti e soprattutto di come strutturare i gruppi di lavoro.
Avete capito bene, il settore ICT in azienda vi permette di dettare le basi per la suddivisione di lavori come accennato nella [Unit 1].

Il primo passo da fare è suddividere i gruppi di utenti in base alle mansioni, si parte da macroaree… facciamo un esempio abbastanza standard: amministrazione, marketing, vendite, customer care, logistica e produzione

Una volta stabilite le aree sul server si creano le cartelle di condivisione alle quali dovremo abbinare le politiche di accesso degli utenti in base al vostro organigramma!
Come non avete un organigramma?
Allora dovete per forza fermarvi un momento e ragionare su cosa sta accadendo in azienda e chi si sta occupando di cosa, perché molto probabilmente avrete delle aree di sovrapposizione, sulle competenze e questo non è bene [Approfondimento]!

A questo punto abbiniamo i singoli utenti alle cartelle di condivisione sul dominio, il risultato sarà una suddivisione logica dei compiti nelle macro aree, quindi Mario Rossi che si occupa della logistica potrà accedere solo alle cartelle di quella macro area e non a quelle di amministrazione, tanto per intenderci!

Bene… le basi della vostra organizzazione sono gettate, avete un organigramma sapete esattamente di cosa si occupano tutte le vostre risorse umane e tutti sanno dove andare a salvare i dati e recuperarli anzi non solo lo sanno ma sono obbligati a salvarli in quelle cartelle.

Lo step successivo sono le procedure, bisogna andare di reparto in reparto per realizzare dei flussi che risultino più chiari possibili, molto probabilmente questo aspetto dell’organizzazione quotidiana è già definito, ma il più delle volte lo è a voce, una sorta di “Tradizione orale aziendale”, ora anche se per i versi di Omero questo sistema ha funzionato per diverse generazioni, in azienda comporta due criticità, la prima è che negli anni ciò che viene tramandato a voce si diluisce e perde alcuni “spigoli” che possono alla lunga fare la differenza, la seconda è che se manca il professionista di turno a declamare le regole della corretta operatività (anche solo perché in vacanza) non si potranno inserire nuove risorse o spostarne da un reparto ad un altro con importanti perdite di preziosissimo tempo.

Anche popoli di altre ere lo hanno capito cerchiamo di imparare dalla storia...

Anche popoli di altre ere lo hanno capito cerchiamo di imparare dalla storia…

Quindi per affidare i compiti specifici ad ogni risorsa che dovrà farsene carico e prendersi le responsabilità sul lavoro quotidiano sarà meglio mettere nero su bianco le procedure operative, in questo caso possiamo sfruttare le potenzialità del nostro settore ICT ed installare sul nostro server un software per la condivisione dei contenuti.
Ok non vi spaventate la parola “software” non è sempre seguita da… “spendere soldi”.
Una piattaforma molto diffusa e funzionale può essere quella di Wikipedia, proprio così si può utilizzare la stessa piattaforma dell’enciclopedia libera più famosa del web che tra l’altro è Open Source e quindi rilasciata senza costi di licenza!
Questo è il link alla pagina ufficiale di [Mediawiki]

Per chi si sta chiedendo quanto tempo ci va a fare un lavoro del genere vi rispondo subito… scrivere una procedura è un investimento sulla vostra continuità aziendale che vi può premettere di risparmiare tanto denaro quanto pesa la persona che deve svolgere un compito, quindi metteteci tutto il tempo necessario ed iniziamo tutti a ragionare come si fa in un azienda e non in una bottega!

Come sempre siete liberi di lasciare nel form dei commenti al fondo giudizi o richieste di informazioni…

Vi saluto nell’attesa della [UNIT 3] dove approfondiremo altri aspetti altrettanto importanti… Stay Tuned!

Scritto da Daniele Catarozzi


















L'infrastruttura ICT sostiene la vostra azienda, come los cheletro metallico sorregge i ponti

L’infrastruttura ICT sostiene la vostra azienda, come lo scheletro metallico sorregge i ponti – [Foto di Fabio Catarozzi]

Mi sono deciso a scrivere un articolo sul settore ICT in azienda, un poco perché è il mio core business, un poco perché più passano i mesi e più mi rendo conto che nella rincorsa al taglio del budget, soprattutto nella PMI, si stiano perdendo di vista alcuni degli aspetti che reputo importanti al fine di preservare sia la continuità aziendale, che la capacità organizzativa che porta le nostre aziende ad essere elastiche e reattive in questi momenti di congiuntura.

Partiamo da alcuni semplici concetti questo è un articolo della rubrica [Collateral] ed è rivolto principalmente alle Piccole e Medie Imprese, quindi come di consueto parleremo di aspetti pratici.

Analizziamo prima il perché si deve organizzare e strutturare bene il settore ICT.
In primo luogo perché quella è l’ossatura della vostra organizzazione operativa, proprio così il settore ICT non serve solo a raccogliere dei dati in un personal computer buttato nel sottoscala, ma è l’infrastruttura che deve sostenere tutti i flussi operativi dell’azienda, magazzino, produzione, vendita e post vendita, senza contare tutto il settore marketing, che ormai avrete organizzato a puntino dopo aver letto tutti gli articoli che vi ho proposto in questi mesi, se non lo avete fatto correte a [leggerli] altrimenti mi arrabbio!

Altro aspetto da non sottovalutare: un settore ICT ben organizzato vi permette di ridurre gli sprechi di tempo e soprattutto di standardizzare i compiti assegnati alle vostre risorse umane.
Questo è uno degli aspetti fondamentali da affrontare, sappiamo tutti quanto sia importante poter introdurre in un reparto nuove risorse e dargli in mano degli strumenti che possano in brevissimo tempo renderle operative.

Vi faccio un esempio, alzi la mano chi non si è ritrovato in situazioni di questo tipo:

1) Non posso fare questo lavoro perché “Marco Rossi” è in malattia ed il file importantissimo è sul suo pc!
2) Mario Bianchi si è licenziato e ora non so più quale è la procedura per questo passaggio in produzione!
3) Dove diavolo si trovano i rapportini che ho chiesto lo scorso mese? Li doveva produrre Francesco? Oppure Marco e dove li hanno messi?
4) Si è rotto l’hdd del PC e ho perso tutti i file!


Potrei continuare così quasi all’infinito.

Veniamo a qualche dritta operativa:

Il poter gestire in modo centralizzato su un server i dati e gruppi di utenti con delle politiche di accesso personalizzate è fondamentale per ridurre gli sprechi di tempo nella catalogazione e ricerca dei file.

Avere la certezza di un backup automatizzato e funzionante ci permette di abbattere i rischi di perdita dei dati.
Anche se questi ultimi sono facilmente ricostruibili, tale operazione ci porterà via diverso tempo che potevamo dedicare ad altro.
Se qualcuno si sente tranquillo perché fa il backup a mano… sappiate che il giorno che ve ne dimenticherete succederà l’irreparabile (la Legge di murphy non è stata scritta a caso) quindi automatizzate tutto e assicuratevi di avere un sistema di allerta che vi dica se si sono verificati dei malfunzionamenti nella procedura di backup, questi accorgimenti oltre ad essere fondamentali vi permetteranno anche di dormire un poco meglio!

Per ora vi lascio meditare su questi concetti:
– avete un sistema centralizzato con delle politiche di accesso dei vostri dipendenti ben strutturato e backuppato?
– Pensate che sia necessario un investimento troppo elevato iniziare a strutturarvi in questo modo?
– Avete mai pensato a servizi di outsorucing per riuscire ad organizzarvi in questo modo senza dover immobilizzare capitali?


Sapete in che modo contattarmi se volete altre informazioni…
Vi saluto nell’attesa della [UNIT 2] dove approfondiremo altri aspetti altrettanto importanti… Stay Tuned!

Scritto da Daniele Catarozzi


















drago
[Dragon Pin – Foto di Daniele Catarozzi]

Affronto di getto un argomento spinoso e diffuso!

In questi giorni ho letto di tutto e di più soluzioni alla moda o che promettono risultati spettacolari, cose da manager di alto livello analisi allo stato puro.
Bene l’analisi per me è un must… Ma siamo sicuri che stiamo analizzando il problema veramente alla fonte e non stiamo distraendoci?

Allora giochiamo un poco con le situazioni!

Ho un problema la mia azienda non riscuote il successo che merita…
Ma di chi è la colpa?

Perché i miei commerciali non vendono?

Perché i miei dipendenti “blambinano” tutto il tempo?

Semplice… sono maledetti “fagnani”!

Ora li aggiustiamo vero?

Tutti gli imprenditori con un poco di sale in zucca mi chiedono di consigliare un paio di software per tenerli sott’occhio! (perché la gente proprio non ha voglia di fare… di sporcarsi le mani… insomma di lavorare).

Se usiamo dei software, possiamo sapere quanto tempo utilizzano per scrivere una e-mail e quanto tempo passano invece a parlare tra loro… perdere tempo… perché parlano?
Non hanno da lavorare?



Haaa!!! Soprattutto datemi un mezzo per bloccargli i social network… maledetto Zuckerberg mi ammazza la produttività!
In fondo è il lavoro che gli paga gli stipendi!

Siamo tutti d’accordo?

Ma non è che c’è qualcosa che non va nella distribuzione dei compiti o nei flussi aziendali?

Se i dipendenti passano troppo tempo sui SN e non sono addetti al SMM forse è perché non hanno abbastanza da fare… Non ci avete pensato?

Io sono il primo che quando vede due operai da lontano che seguo su un cantiere parlare, mi irrito… ma cosa fanno? Infondo li paghiamo per lavorare non per comunicare… per quello ci sono i marketers (quando va bene)!

Ma vi siete mai avvicinati ad ascoltare?
Perché a me è capitato di avvicinarmi… e chiedere: va tutto bene? E loro mi hanno risposto: sì ma abbiamo un problema sa c’è questo impedimento e stiamo cercando di capire come risolvere il problema nel minor tempo possibile!

Gli rispondo posso essere utile?
E loro… ma guardi questo è il problema cosa ne pensa?

Penso che se cerchiamo una soluzione analizzando il problema tutti in sieme facciamo prima!

Dieci minuti in più investiti a ragionare ti possono far risparmiare ore di costoso lavoro!

Non dico che la tecnologia a supporto non sia utile anzi è fondamentale per velocizzare i processi e farci risparmiare prezioso tempo ma la tecnologia da sola non serve se perdiamo di vista i processi ed i problemi che dobbiamo risolvere!

Rischiamo di veder scomparire l’obiettivo e focalizzarci su dettagli che ci porteranno fuori pista!

La tecnologia è fondamentale per analizzare ed avere una visione della situazione aziendale in archi temporali brevi, in modo da essere più reattivi possibile, visto la congiuntura nella quale ci troviamo, ma non dimentichiamo che i software non ci danno le soluzioni ma solo i dati che dovremo utilizzare noi per trovare le giuste correzioni di rotta da apportare alle strategie aziendali!

Scritto da Daniele Catarozzi



















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