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Oggi parliamo del premio Best Sales Blogger Award


Quando mi chiesero di far parte della Giuria del Premio devo ammettere che ci pensai su un poco, perché non prendo mai alla leggera impegni e attività quando di mezzo c’è uno strumento così potente come il web… Strumento che non si deve mai sottovalutare, poi decisi di accettare e devo ammettere che sono onorato di tale incarico!

Video del Kick Off del Premio:


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=4d8YgKtAGE0


Ma veniamo a noi, affronto questo argomento non solo a titolo di “marketta” ma per far passare un concetto che sembra si stia un poco diluendo con il proliferare di nuovi blog, sempre più persone vogliono comunicare, dire la loro, raccontare come lavorano nella speranza di diventare un punto di riferimento, per persone, clienti e perché no amici e parenti!

Perché diciamocela tutta noi blogger siamo inguaribili narcisisti egocentrici e il piacere di leggere una risposta ad un nostro topic o ad un articolo è elevato alla potenza quando le persone parlano e contagiano altri in un susseguirsi di tweet e retweet di codivisioni virali… Ciò che facciamo dà piacere!

Però quello che mi “perplime” [Cit. Corrado Guzzanti] è che sempre di più leggo articoli che rasentano l’assurdità esponendo oggi concetti vecchi, dobbiamo ricordarci che quello che si faceva uno o due anni fa è storia ma storia passata quella da studiare solo come periodo temporale e non per imparare a lavorare, mi spiego meglio se produco fibre tessili e decido di aprire un blog e parlare di processi produttivi non mi metterò di certo ad enfatizzare come la mia produzione del rayon sia realizzata con nitrato di cellulosa… perché dagli anni 20′ tale processo venne abbandonato per la pericolosità del materiale (denominato anche Fulmicotone non a caso).

Vi scirvo questo perché purtroppo non basta una tastiera ed un blog a fare di noi un punto di riferimento, dobbiamo per forza confrontarci e mettere in pratica nuove teorie, insomma si deve sperimentare provare cose nuove e vedere se funzionano, ma se non funzionano avremo imparato qualcosa e ne parleremo in modo da dare ad altri l’opportunità di riflettere su queste nostre esperienze.

Dopo circa 375 parole alcuni di voi si chiederanno cosa c’entra il premio… In realtà la risposta è semplice, serve a mettersi in gioco a confrontarsi e imparare cose nuove o semplicemente guardare attraverso occhi diversi il nostro mondo professionale quotidiano.

Io sono uno strenuo fautore dell’utilizzo degli strumenti web, non mi stancherò di parlarne ancora in futuro, ma gli strumenti non risolvono i problemi e non ci aiutano se li utilizziamo male.

Anche per questo nasce il [Best Sales Blogger Award]


Confrontiamoci senza troppe paure, cerchiamo di capire chi sta facendo meglio di noi e come lo sta facendo, cerchiamo di migliorare sempre i nostri contenuti, ma non solo aggiorniamoci continuamente e prima di aprire un blog per “farci conoscere” pianifichiamo sempre tutti i passi, gli argomenti e soprattutto le pubblicazioni.

Ultimo aspetto che volevo affrontare sono le lacune tutti ne abbiamo non dobbiamo però averne paura, io non mi metto a scrivere di argomenti che non padroneggio a fondo ad esempio internazionalizzazione o finanza, perché anche se mi diletto a leggere ed informarmi su argomenti così affascinanti, non ho le competenze professionali per disquisirne e trasferirne a voi tutti del valore aggiunto!
Per questo motivo preferisco coinvolgere altre persone professionisti di settore se sul nostro blog vogliamo parlare di questi aspetti… Non succede nulla di grave non vi porteranno certo via la gloria anzi i contenuti saranno ancora più interessanti!

Quindi per concludere se avete un blog sulla vendita e sul marketing, siete formatori o aziende attente a tali argomenti, volete solo mettervi in gioco iniziare a ragionare su cosa si muove nel mondo e sul web quando si “googola” la parola “vendita” potrete fare almeno una delle prossime 3 cose:

1) Iscrivervi al contest!

2) Andare a visitare i blog delle persone che partecipano e seguire il contest per capire chi vincerà il premio quest’anno!

3) Perché no… [Sponsorizzare l’evento] e partecipare in modo attivo al premio mettendovi in luce per la lungimiranza e non solo… avendo accesso ad una serie di servizi esclusivi!


Questo è tutto… presto su queste pagine altri articoli su Content Management, Copywriting e Personal Branding!
#StayTuned!



Scritto da Daniele Catarozzi


















itomi_02

E’ la nostra prima intervista on-line!!
Intervistiamo Antonio Moro, alias Itomi.
Sebbene Antonio Moro possa vantare oggi moltissime esperienze come “art director”, tanto che prima di sapere dei suoi 34 anni, leggendo il suo cv on-line pensavo fosse un ultracentenario :-), oggi approfondiamo la sua esperienza professionale come creatore di Lega Nerd, il blog in crowdsourcing di cui abbiamo parlato ampiamente nell’articolo [MysteryCool: Lega Nerd, un social blog di successo], scatenando una discussione di più di 80 commenti.


E ora iniziamo …


Itomi, ora immagina che io sia Daria Bignardi, ti ricevo nel mio studio ampio e pieno di pubblico … come misura di tette ci siamo 🙂 … mi mancano solo le camicie di seta!!!
Iniziamo con le domande.


Itomi o Antonio Moro, definisci la tua % Nerd?
E dicci in 4 parole la % rimanente che cos’ è, ovvero che persona sei.


Premesso che essere nerd va ben oltre lo stereotipo che si è creato negli ultimi
anni, se dovessimo prendere come parametro i “canoni” nerd classici allora credo che
avrei un index molto alto.


Ho avuto la grande fortuna di essere nato “al momento giusto” per vivere in prima
persona alcune delle più importanti rivoluzioni della tecnologia, dal primo periodo
dei computer e video games alla nascita di internet.

Il mio primo computer è stato un Commodore 64, arrivato come un “messia” in casa mia facendo finire la NES in garage.
Ho vissuto la prima fase di “internet” quando già da anni mi collegavo alle BBS locali e internazionali con un adattatore telematico
della Sip collegato al C64. Quando è arrivato il web per noi era già “casa”, per il
resto del mondo solo un nuovo sistema di comunicazione con un grande potenziale.


Ho vissuto tutta l’epoca dei provider internet locali, con i loro abbonamenti
costosissimi e tutta la “moda” di “appropriarsi” degli abbonamenti utilizzati in
luoghi pubblici, come biblioteche o locali che mettevano a disposizione un
collegamento internet a pagamento.

Tanto che appena uscito da scuola ci sono andato a lavorare per un provider, facendo
il “web designer” quando ancora eravamo qualche decina in Italia a saper programmare
in HTML.

Sono cresciuto a suon di giochi di ruolo e mondi fantasy, ho vissuto l’epoca di
Dungeons & Dragons quando la TSR era la TSR. Ho continuato a giocare di ruolo da
quando avevo 12 anni ad oggi che ne ho 34.
Ancora oggi il giovedì sera gioco con
gran gusto, alternando un gruppo che gioca a Star Wars RPG in cui interpreto un
contrabbandiere interplanetario ad un altro gruppo in cui faccio uno stregone nella
Terra di Mezzo con GiRSA.

Ho frequentato club di giochi di ruolo prima e ludoteche poi da sempre, ho avuto la
grande fortuna di crescere in una zona d’Italia in cui il gioco intelligente ha
trovato luoghi di aggregazione molto prima che in altre. Ravenna da quando ho
memoria è sempre stata piena di ludoteche, negozi di fumetti, club privati e simili,
vere e proprie tane di nerd.

Leggo fantasy e fantascienza, tra le altre cose, da quando so leggere. Ho iniziato
ad usare sistemi 8086 da quando c’era solo MS-DOS e ho vissuto la nascita di
Windows.


Ho avuto la fortuna di frequentare un istituto superiore, l’I.T.I.S di Ravenna, che
aveva, per l’epoca (anni novanta), un laboratorio di informatica decente e,soprattutto,
una biblioteca con uno dei primissimi accessi internet per gli studenti in Italia.
Fondamentalmente rompo il cazzo online da quando esiste “online” e lavoro su internet da quando esiste il web. Sono abbastanza stereotipo? 🙂




Oggi si parla sempre più spesso di economia sostenibile, di riciclo e consumo etico, alla radio imperversa Mister Planet ed in TV mister Green.
I nerd sono anche green?


Io parlo per me, ogni nerd ha le sue idee in proposito immagino. Io trovo che per
quanto i temi di cui parli siano importanti e fondamentali per il continuo della
nostra specie… gli ultimi picchi su sostenibilità ed ecologia sono un’ipocrisia da
abbraccialberi.




Lega Nerd è nata nell’ottobre 2009. Hai iniziato da solo questa avventura?

Lega Nerd arriva dopo un periodo passato a scrivere prima per altri e poi per miei blog,
in cui ho fatto un sacco di esperimenti con WordPress.
WP e gli altri primi CMS in php hanno dato a chi come me è più grafico che programmatore
la possibilità di sviluppare blog prima e community poi molto semplicemente.
Ho sempre sviluppato da solo o quasi i miei siti.




Quanto tempo ci dedichi ogni giorno a parte gli altri lavori che svolgi?
Come ti organizzi?


Difficile dire un numero di ore giornaliere. Lavoro in ufficio su internet tutto il
giorno e la sera porto a casa il portatile, oltre ad avere tablet e smartphone
sempre connessi. Su LN posso lavorare, correggendo bozze di articoli, rispondendo ai
commenti o nei forum, praticamente 24 ore su 24.
Posso passare un giorno o due senza che lo guardi e giornate in cui rimango incollato tutto il giorno. Fortunatamente il
mio primo lavoro mi permette di gestire liberamente i tempi e posso quindi
organizzarmi come credo.

In generale? Passo un mucchio di tempo a lavorare su Lega Nerd, che sia lo sviluppo
di nuove feature o la correzione di bug oppure la gestione della community o, per
finire, la scrittura di nuovi articoli.




Quanti collaboratori hai per Lega Nerd?

Mi aiutano tutta una serie di amici e volontari, che siano promossi ad editor o
autore o che siano semplici collaboratori che inviano un articolo in bozza… sono
comunque parte della community per quanto mi riguarda e tutti hanno parimenti
contribuito al successo del sito.


A parte me l’unica altra persona “ufficiale” è Gianluca Zamagni, che ci fa da
sistemista e cura appunto il lato server della questione: Una parte a dir poco
cruciale visto i picchi di traffico che abbiamo raggiunto negli ultimi tempi.




Qual’ è secondo te il futuro del social media marketing in Italia?

Facebook si sta muovendo egregiamente. Ha messo a disposizione tutti gli strumenti
che ci servivano per promuovere i nostri contenuti, sia attivamente che
passivamente, statistiche, possibilità di promuovere i post a pagamento, strumenti
di integrazione diretta e indiretta tra blog e network.


Sono nati e nasceranno altri network sociali che possono essere interessanti per
alcuni target come scrivevo prima, ma in generale il social marketing vero si fa su
Facebook in Italia. Twitter e Pinterest sono ancora troppo poco utilizzati e Google+
è troppo di nicchia.

Facebook ultimamente pare voler monetizzare ad ogni costo e potrebbe forse stringere
le cinghie per chi di social marketing campa, limitando i servizi gratuiti in favore
di altri a pagamento.

E’ finita da un pezzo l’epoca in cui bastava fare una pagina dedicata al “culo” per
avere milioni di fan. Ora la competizione è fortissima, ma d’altro canto anche
l’audience è aumentata a dismisura e credo ci sia ancora spazio per tutti senza
grossi problemi.

Vedo sempre più professionisti specializzati in social marketing in Italia: Questo è
bene, il mercato sta evolvendo finalmente e sta diventando maturo, per lo meno in
certi ambienti.

Tutto questo mi ricorda molto quando è nato il webdesign: Tutte le professioni
legate ad internet hanno seguito un cammino simile, d’altronde.

Le possibilità sono infinite, viviamo in un’epoca bellissima in cui ci si può
reinventare abbracciando nuove professioni da un anno all’altro.




Chi è Itomi e cosa ha fatto:

Antonio Moro, meglio conosciuto come Itomi: ad oggi 27 dicembre 2012, 3273
articoli, 9737 commenti, 2527 amici, 45 gruppi seguiti su Lega Nerd…

Ha creato Lega Nerd nel 2009, il famosissimo social blog in crowdsourcing
dedicato alla cultura Nerd/Geek. Specialità: UX/UI Design, Graphic Design,
Brand Design, Social Marketing.


Attualmente e fin dal 2007 è il direttore creativo di Vae Victis
[http://vaevictis.it], uno studio italiano che produce videogames (OMG!)
che ha fondato insieme ad altri quattro soci.

Ha creato un paio di anni fa un blog che si chiama “Incauto Acquisto”
[http://incautoacquisto.com] dove le aziende spediscono materiale da recensire.

Nel 2002 inizia la sua avventura come Direttore Creativo di E-TREE, the
il più grande webdesign studio in Italia. Dal 2003 è Direttore Creativo presso
BlueLemon, uno studio dedicato ai WebGames, VideoGames ed alle
applicazioni RealTime 3D. E’ stato anche Direttore Creativo per WebTour Studio ed
ha sviluppato “TravelMix” brand, ilTour Operator di Mirabilandia.

Nel 2001 è stato partner e Direttore Creativo in Mimic Digital Contents,
creando contenuti digitali e format per Internet, la televisione ed il
teatro (con Mimic ha lavorato per la Triennale di Milano, per l’Eliseo di
Roma ed il teatro la Fenice di Venezia).
Negli anni 2000 e 2001 ha organizzato con Mimic e DollyDesign la prima e
più grande conferenza italiana di WebDesign: PixelDNA.


E’ stato il fondatore nel 1997 di IHGG, il primo newsgroup dedicato ai
giochi di ruolo in Italia, ai tempi super seguito e del sito web IHGGOL e
nel 1998, insieme ad Enrico Maioli, il fondatore di “DollyDesign” ora
dismessa, la prima webdesign community in Italia.

Non perdetevi il sito Itomi creative
[http://itomicreative.com/] e … ovviamente [http://leganerd.com].
























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