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Professioni Digitali Archives - MC2 Marketcool
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Come Indiana Jones, andiamo alla ricerca dell’arca perduta delle professioni digitali.
Il web impazza di richieste di social media – qualcosa e tanti si propongono ma quali sono davvero le conoscenze e le competenze richieste x ogni figura specifica del mondo digitale?

L’abbiamo scoperto andando a Milano a trovare Andrea Albanese, all’incontro “Social media e digital: “Nuove figure professionali in Europa – Evoluzioni 2014 nella comunicazione d’impresa” incontro, di cui sono previste altre date, organizzato dal Centro di documentazione Europea e da #SMMDayIT.
Forse eravamo tra i pochi ed orgogliosi aged della platea tra tantissimi ventenni presso l’università degli studi di Milano!!


Esistono ben 30 discipline del Web e Digital Market Manager!!!
Esistono nuovi ruoli professionali legati al digitale e web, tutte professioni emergenti.
Marco Minghetti x Il Sole 24 ORE ha individuato ben 21 nuovi profili professionali digitali.
Non esiste ad oggi una scuola (nel senso tradizionale del termine) di riferimento.
Esistono certamente corsi, master.

Per gli stessi HR è difficile individuare gli skills richiesti per queste nuove professioni digitali in un web in continua evoluzione per contenuti e strumenti disponibili. Ci sono annunci di offerte di lavoro vaghi, o annunci in cui vengono richieste 1000 competenze che in realtà competono a ruoli professionali digitali diversissimi.


Ad esempio, il Digital e Communication Manager e’ una figura apicale che riporta direttamente all’aministratore delegato.
E’ competente di SEO, mantiene le relazioni con giornalisti ed influencer.
Ora questa figura professionale non esiste ancora in Italia ma ci sara’a breve, perchè le aziende punteranno sempre di piu’ sul digitale.


Il Social Media Reporter invece è mix tra fotografo, reporter e giornalista.
Racconta in real time eventi interni ed esterni all’azienda, gestendo l’interazione con blogger, influencer e singoli utenti,
Deve essere abile nel photo editing, avere una certa manualità es. x tweet veloci.
Conosce i tool di posting, i tool di pubblicazione on line free ed a pagamento, i tool di misurazione del ritorno dei post, ha dimestichezza con i diversi device mobile e sa le differenze tra le loro utenze.
Ha sempre 2 sim, un telefono di backup, un pc per gestire imprevisti 🙂

backstage


Oggi la differenza sul mercato del lavoro “non digitale” la fanno anche blogger ed infuencer così come le scelte di posizionamento dei SN ed i SN di altri paesi.
L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook, per esempio, avvenuta negli Usa, porterà ripercussioni sul lavoro in Italia ed Europa.
Nel mondo poi non ci sono solo Facebook, Twitter, YouTube, Linkedin ma anche Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese, in Russia VKontakte, il principale competitor di Facebook sul mercato russo, Yandex, una delle più grandi aziende internet in Europa, il motore di ricerca più popolare della Russia (operante anche in Ucraina, Kazakistan, Bielorussia e Turchia).



Altre figure sono il Web Marketing Manager e Digital Marketing Manager ed il Social Media Manager.
Sembrano la stessa cosa ma non lo sono.

Web Marketing Manager e Digital Marketing Manager
Definisce le strategie di presenza dell’azienda sul web col benchmarking, acquisisce i prospects e li trasforma in clienti, esplora il mercato ed i competitor, mantiene i rapporti con chi lavora ai siti aziendali (ha basi di css e html), valuta il ROI e monitora i Kpi – key performance indicator delle attività di promozione sul web, sa lavorare con adv social, ecommerce, web automation, email marketing automation … Tutto questo servendosi di strumenti digital (es. sms) o web (es. chat, siti).


Social Media Manager
Il Social Media Manager invece gestisce la presenza online di un’azienda sui Social Network.
E’ competente di marketing e di comunicazione. Sa fare engagement con i SN e monitorare i sentiment ed usa i social o per fare brand positioning o per vendere/promuovere prodotti/servizi.
Conosce in modo approfondito i social network, il SEM, search engine marketing, sa utilizzare gli strumenti di web analytics.
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Ma come si fa, quindi, a competere per queste posizioni?
Bisogna essere competenti, spiegare cosa si sa fare e farlo e sicuramente, ma questo ormai vale anche per ruoli professionali non digitali, cercare di emergere in modo creativo.


Ci hanno parlato di Robby Leonardi, un designer di New York City, per esempio, ha fatto un programmino tipo gioco interattivo a livelli, realizzando lo story telling del suo cv.
Cliccare per credere:
http://www.rleonardi.com/interactive-resume/.


In questo mondo in cui i nostri acquisti sono spesso condizionati dal web con sconti e promozioni o con recensioni, in cui le nostre emozioni hanno origine anche da contenuti sharati sotto varie forme digitali, … comunque sono sempre le persone a fare la differenza.


Sul web privato e lavoro si confondono: come si può non essere scelti per un lavoro per le proprie foto pubblicate sui social networks in atteggiamenti poco consoni, così c’è chi trova lavoro invece grazie alla rete anche per mansioni totalmente slegate da essa, perchè la rete ti permette di comunicare …
Quindi, stay tuned!


scritto da Monica Cordola

Qui di seguito i riferimenti di Andrea Albanese, relatore della conferenza
albanese

Community Manager dei gruppi Linkedin SMMItaliano, SMDMItalia, GiPISM
Organizzatore Social Media Marketing Day #SMMDayIT

http://social-media-marketing-day.web-marketing-manager.it
LinkedIn:
http://www.linkedin.com/in/albaneseandrea
Facebook:
https://www.facebook.com/AndreaAlbanese01
Slideshare:
http://www.slideshare.net/AndreaAlbanese
Twitter: @FlashAndrea


stratos


Citando dal sito robadidonne.it che riporta la classifica dei Paesi in cui le donne vivono meglio stilata dal settimanale americano Newsweek in base a leggi che tutelano la donna in ogni campo, dalla sanità all’alto tasso di educazione, alle possibilità di carriera nel lavoro ed in campo politico.
http://www.robadadonne.it/18085/essere-donne-nel-mondo-nord-europa/

Nel 2012 (ultimo anno in cui è stata stilata questa classifica) l’Italia si piazzava all’80° posto, risultato peggiore rispetto all’anno precedente che la vedeva al 74°.

Nelle prime dieci posizioni della classifica ci sono tutti i paesi del Nord Europa: Islanda, Svezia, Danimarca e Finlandia.



Certo le donne italiane sembrano partire svantaggiate: nel mese di marzo in Italia hanno perso il lavoro 70.000 donne!
L’Italia è sotto la media europea x popolazione femminile occupata e poche donne occupano posizioni di vertice, ma in realtà circa il 60% delle scelte d’acquisto è fatta dalle donne.
Se nelle aziende ci fosse una % maggiore di donne forse le imprese riuscirebbero a comprendere ed ad anticipare di più le scelte d’acquisto dei consumatori? Forse sì.


Eppure le donne italiane non mancano d’intraprendenza soprattutto nei momenti di difficoltà.
Nel forum di donnamoderna all’articolo “inventarsi un lavoro tu come hai fatto?” hanno risposto in tantissime nei commenti: chi si è inventata un servizio di chef sushi a domicilio, chi dei siti web per promuovere delle creazioni artigianali … (
http://forum.donnamoderna.com/attualita-f3/inventarsi-un-lavoro-tu-come-hai-fatto-t1920581/)


Gli esempi da citare in tema di intraprendenza femminile sono veramente tanti oggi anche in professioni che spesso sono considerate esclusivamente maschili.
AutoaSpillo (@autoaspillo), http://www.autoaspillo.com/, https://www.facebook.com/AutoASpillo, rappresenta uno sguardo femminile sul mondo dei motori.
Donne alla guida ma non solo: un team tutto femminile di donne esperte di auto e motori che propone autoaiuto per problemi alla propria auto, racconti di partecipazione ad eventi (es. #PurpleNight di Peugeot a Milano) o di visite ai saloni (es. negli ultimi tempi Chevrolet Europe in Croazia), ritratti di donne che gravitano nel mondo dell’automotive, test drive …. ma anche siparietti divertenti come le crazycars.


e le donne e l’ICT?


Sì è vero forse noi donne siamo meno invasate per i videogiochi, per la tecnologia pura (fatto salvo alcune eccezioni), ma le donne stanno diventando sempre più presenti su internet e con il mobile.
Da un infografica pubblicata su tiragraffi (http://www.tiragraffi.it/) nella sezione nuovi media-cultura digitale, in tema di indisponibilità a rinuncarci lo smarthphone se la gioca col caffè.

sempre citando da tiragraffi:
Secondo uno studio della Polling & Research che ha coinvolto ben 1000 partecipanti, risulta che le donne comprese tra i 18 e i 34 anni preferiscono rinunciare al sesso per una settimana o più, piuttosto che al proprio smartphone.



C’è anche chi ha creato progetti digitali molto interessanti.


Network mamas (http://www.networkmamas.it/) è una Community x mamme che offrono consulenza su quello che sanno fare meglio (è partito il crowdfunding). E’ un sistema di conversazione online che ti mette in contatto con mamme che hanno una comprovata esperienza professionale in un settore specifico.
Per chiedere una consulenza ad un’amica mamma in due minuti. Ed oggi che è la festa della mamma, auguri a tutte!


Prendendo spunto dal Digital Festival di Torino e dall’incontro “Donne e Professioni Digitali”: 7 relatrici d’eccezione coordinate da Maria Cristina Origlia (Coordinatrice editoriale de L’Impresa – Gruppo 24 ORE), voglio citare anche io i loro interessantissimi interventi, anche se molti articoli sono già usciti al riguardo.


Una delle relatrici, Marta Mainieri, con il libro “Collaboriamo! Come i social media aiutano a lavorare e a vivere bene in tempo di crisi”, evidenzia come la tecnologia ed i servizi collaborativi digitali siano efficaci per condividere e scambiare beni, per conciliare casa e lavoro.
Insomma, evviva le Collaborative women!


Angela Micocci è una donna lavoratrice, giovane ed intraprendente che con un’amica ha dato vita ad un’impresa sociale: spaziod.com. (winning project of the “donne&lavoro” contest sponsorizzato da Vodafone Foundation e Donna Moderna): un portale x agevolare le donne nella cooperazione e nel bilanciamento della vita privata e lavorativa.
Con SpazioD (http://www.spaziod.com/) si possono offrire servizi sulla base della propria disponibilità (es. colf a domicilio, assistenza anziani, ritiro capi in lavanderia, dog sitter …) selezionado una precisa area geografica in tutto il mondo ed un lasso di tempo (anche 1 ora!), creare vetrine con prodotti per dare visibilità alle proprie creazioni, essere informate in tema di imprenditoria femminile, creare blog e forum …


Paola Ambrosecchia, art director, founder con la sorella di un sito web dedicato ai più piccoli ed ai loro genitori; “la balena dalla pancia piena” (http://www.labalenapanciapiena.it/), con cui ha vinto il premio “Donna Web” 6 mesi fa, con storie, blog con spunti educativi, possibilità di stampare disegni da colorare.
Labalenapanciapiena.it realizza libri digitali che aiutano genitori ed educatori nel difficile percorso dell’educazione. I libri sono sfogliabili gratuitamente dal sito e sono acquistabili sia come libri cartacei che come eBook in italiano ed in inglese, tramite un servizio di self publishing.


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Nell’ICT, settore oggi in forte crescita, la % di donne occupate in UE è il 30% su 7.000.000.
Flavia Marzano (Presidente Ass. Stati Generali Innovazione) dice che la % bassa deriva anche da un problema culturale. “Fin da piccoli ci autorizzano a non capire nulla di matematica.”
In Italia, infatti, la cultura è prevalentemente umanistica.
Flavia Marzano ha creato la mailing list Wister che oggi vanta tantissime donne iscritte. Ci parla anche del suo nuovo progetto di organizzare 1 giorno all’anno in cui le donne Geek incontrano le donne non Geek per aiutare in modo pratico ad approcciare alcuni strumenti tecnologici (es, uso skype …), insomma un modo originale per non avere più “Mal di Tek”!


Luigina Foggetti, Web Strategist e contributor editor, scrittrice anche per Wired.it, sostiene che le donne fanno bene rete sia online sia offline, ma non si fanno avanti e stanno troppo chiuse in ufficio! Le è Blogger ed admin per http://www.girlgeeklife.com per cui organizza anche eventi in diverse città italiane.
E ci ricorda l’importanza di avere sempre con sè il biglietto da visita! arghhh … io… l’avevo dimenticato … 🙂


Caterina Della Torre, editore di Dols Magazine, lavora nell’Ict dal’99 e ne ha quindi vissuto tutta l’evoluzione. Dols, da sito è divenuto un magazine ed anche un network, con una redazione diffusa ed addirittura 5 pagine facebook.
Come ha detto Giancarlo Livraghi – gandalf forse “La rete è femmina”.
Oggi la tecnologia è più user friendly e questo agevola anche chi non è propriamente uno/a smanettone/a.


Giulia Faccioli, caporedattrice di STREAM! Magazine, nato nel 2011 e con editor dall’Italia, dalla Polonia e dalla Cina delinea alcune tipologie di donne, quelle “Makers and Coders”, e quelle “GamesChangers” che sfidano i tabù o i settori che sono considerati ancora a pannaggio degli uomini.


Ad un altro intervento del Digital festival di Torino, sull’ ditoria digitale ho avuto il piacere di ascoltare Claudia Del Giudice e Giovanna Gallo, la prima Editore EmmaBooks, casa editrice digital native, la seconda social media strategist, blogger, scrittrice x Cosmopolitan, collaboratrice per il settimanale femminile Mondadori Tustyle, ed ora anche autrice di un ebook “Eroine Multitasking”,un piccolo manuale di sopravvivenza per donne incasinate! in cui descrive il mondo delle donne in modo ironico ed irriverente.




Scritto da Monica Cordola



















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