relatori
Al #salto13 (Salone del Libro 2013) ho assistito alla conferenza “L’USO DI TWITTER E DEI SOCIAL MEDIA IN EDITORIA” con Valentina Aversano e Alessandro Grazioli (mimimum fax), Elisa Molinari e Giovanni Peresson (AIE).

Tra i motivi per cui la gente legge dal 2007 al 2012, diminuiscono:

  • i consigli degli amici dal 45% al 36%,
  • le recensioni stampa dal 19 al 12%, l’esposizione nel punto vendita dal 12 al 5%,
  • le classifiche di vendita dal 9 al 5%,
  • la pubblicità dal 9 al 3% (la pubblicità è pocaperché non c’è molta marginalità sui libri)

mentre crescono i blog/forum/librerie online dal 11 al 19%,

anche se gli editori stessi e anche quelli che usano molto i SN sostengono che le recensioni online e cartacee (su stampa, quotidiani, riviste di settore …) abbiano sempre molta importanza nella promozione e diffusione di un libro.
Sono aumentate le vendite dei libri di carta sugli store online ad anche le vendite di ebook.

E’ in atto un cambiamento del ruolo della “copertina” negli store on line rispetto alle libreria perché deve essere molto accattivante.

I retailers devono ripensare l’articolazione degli assortimenti ed il cliente di oggi si informa anche col mobile.

anz_twitter

Nel 2012 sono stati venduti 19926 ebook,

60589 sono gli ebook in commercio,

i libri cartacei sono 731.252.

L’ Aie ha fatto un’indagine molto interessante sull’uso dei SN tra gli editori attivi nell’anno 2012 (8440), tra questi quelli con più di 16 titoli (506 di cui 408 sono piccoli editori), di questi il 58,9% è attivo sulla rete (298).

Ma in che modalità e su quali SN?

  • Il 49,6 % ha una pagina facebook,
  • il 39,3 un account twitter,
  • 18,8 è presente su Youtube ed il
  • 12,6 su Pintereset.

Alcuni usano più di 1 SN:

  • il 22,4% usa 2 social network,
  • il 17,4% 3 SN,
  • il 15% 4.

Nel 2007 solo un editore aveva un account Twitter, nel 2008 erano 4, nel 2010 erano 50, 53 nel 2012, ed addirittura 199 nel 2013.

Il numero di followers è abbastanza alto. Quindi, si può dire che gli editori usino già i SN anche se risulta che l’account Twitter venga creato più frequentemente nel periodo prima di Natale per incentivare la vendita.

Minimum Fax che è una casa editrice ha lanciato anche la narrazione su Twitter. Come?


Con Jennifer Egan, autrice premio Pulitzer di “Il tempo è un bastardo”, Minimum Fax ha dato vita ad un intrigante esperimento letterario: un’originalissima spy-story “Scatola nera” scritta per essere pubblicata su Twitter
, ossia scandita in brevi porzioni di testo non più lunghe di 140 caratteri, con un ritmo incalzante, molta suspense ma anche interiorità e che trova nel susseguirsi conciso dei tweet la sua forma espressiva perfetta.

Cercate l’ashtag #stregatidaSofia, ripetuto x ogni settimana ogni sera.
[http://www.minimumfax.com/]
Con twitter si ricerca il dialogo coi lettori, si cerca di rallentare questo ritmo velocissimo.

Twitterature: i grandi classici della letteratura espressi in tweets!

Sì, esistono anche le twitterature, ovvero il riadattamento dei libri in formato post-140 caratteri, in modo da far comunicare i i giovani con i grandi classici della letteratura.

Due studenti di Chicago, Alexander Aciman e Emmett Rensin, hanno scritto un libro in cui presentano 60 grandi opere classiche espresse in tweets.
Citando dall’articolo http://www.diggita.it/v.php?id=1190033&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

“Da Machbeth a Frankenstein passando per Robinson Crusoe; da Edipo ad Anna Karenina fino all’Inferno di Dante. A ognuno vengono dedicate due o tre pagine. Né sarebbe necessario di più. Poiché tutto ciò che prima veniva descritto esaustivamente e con una ricchezza di dettagli, ora viene smontato in minuscoli pacchetti da 140 caratteri.

L’Odissea di Omero è raccontata in 17 tweet,

Don Chisciotte in 19.

Per Il rosso e il nero di Stendhal e Il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde ne bastano 20…” (Stephan Porombka)

Commento personale: i tweet hanno sostituto i bignami!! 🙂
In ogni caso, dopo aver letto le twitterature, è meglio leggerli sul serio i libri! 🙂

scritto da Monica Cordola