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interviste Archives - MC2 Marketcool
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W_Savigliano

Oggi intervistiamo Walter Savigliano la persona che ha posto il 100° Like sulla pagina Facebook di MC2 MarketCool.
Scopriamo in sieme chi si cela dietro un gesto che facciamo quotidianamente e che raramente si concretizza in un vero scambio di idee e pareri… Noi di MC2 abbiamo voluto andare un poco oltre lo “specchio” e scoprire chi c’è dietro!
Walter si è reinventato passando dall’esperienza nel settore automotive a quello delle strategie web, uno di quei classici casi in cui la passione per un hobby diventa poi il proprio mestiere!

Ciao Walter, dalla tua presentazione sul sito [Wuesse.com] emerge che ad un certo punto della tua vita hai deciso di seguire le tue passioni e farne un lavoro, quali sono state le principali difficoltà iniziali?

Devo dire che mettersi in proprio è un bel passo, che ho sempre sognato e cercato. Le difficoltà iniziali erano sopratutto di impatto con un mercato che conosco e non conosco, anche se ho fatto varie ricerche per vedere eventuali concorrenti, cosa proponevano ecc.. Il mio obiettivo era, e lo è tutt’ora, il mercato delle auto e i loro concessionari, visto che è pane per i miei denti arrivando da questo mercato con quasi 30 anni di esperienza. Ma loro sono un pò restii alla creazione di un sito o alla sua pubblicità, per cui mi sono trovato un bel muro. Fortunatamente, essendo conosciuto in questo campo per la qualità, la trasparenza e il mio metodo di lavoro, chiaro e sincero, con la forte volontà di creare sempre il win-win, il mio primo cliente è stato da subito il mio vecchio datore di lavoro e via via sono arrivati anche altri, che pur non essendo nel campo auto, hanno potuto constatare la mia professionalità e per questo si sono affidati a me. Poi arriva il passa parola, la pubblicità online e via via altri canali che si stanno piano piano aprendo inaspettatamente.

Fare il consulente web in un momento in cui il mercato viene affollato da guru improvvisati e giovani alle prime armi non deve essere semplice, quali mezzi utilizzi per differenziarti?

Come già accennato e già descritto nel mio sito, da sempre desidero lavorare con qualità. L’esperienza mi porta a differenziarmi per la professionalità, la sincerità ed il rispetto per il cliente. Ho la fortuna di essere stato il responsabile della Qualità e auditor interno presso il vecchio datore di lavoro, per cui sono al corrente del funzionamento della ricerca del cliente, della fidelizzazione e del rispetto delle sue richieste. Se non ci fossero questi valori non ci sarebbe spazio e non verrei cercato dai miei clienti. Non cerco la vendita forzata e la mia sola soddisfazione ma anche quella del cliente. Se non accetta il mio preventivo, posso insistere uan volta ma non di più. E 2 su 3 ritornano, perchè ho dato loro fiducia e tempo per decidere senza stress. So benissimo che certe vendite arrivano dando poco tempo al cliente per decidere, ma la sua soddisfazione non è totale, di questo ne sono certo.

Sito internet e pubblicità on line e offline, visto il momento congiunturale ci daresti qualche tua breve considerazione?

Una grande percentuale dei siti in circolazione non svolgono completamente la loro mansione e non sono adeguati. Il sito rispecchia il cliente per cui è già un parere, se per giunta è costruito male, poco scorrevole è finita. Il mio obiettivo è la creazione di un sito dinamico, contenuti corti ma chiari, veloce da consultare e grafica pulita. Il sito deve essere collegato alla pagina Facebook, Twitter o quant’altro (dipende dal mercato) per cui intercomunicanti tra loro in modo automatico. Una news verrà pubblicata automaticamente dal sito in Facebook, dove ho già effettuato la pubblicità e guadagnato molti fans ai quali posso trasmettere i miei messaggi promozionali o pubblicitari.
Attenzione: il tutto deve essere costruito in modo fluido e automatico, facendo attenzione a molti particolari, tra cui sicurezza, immagine, e tanto altro.
Con tutto questo non desidero minimizzare la pubblicità offline, sono a favore dei quotidiani cartacei e non, riviste specializzate ma meno favorevole alla televisione, questo strumento è adatto alle grosse aziende e non ai piccoli imprenditori che cercano spazio. Al momento Internet è lo strumento di gran lungo più utilizzato dagli utenti per le loro ricerche, di qualsiasi tipo. Quante volte un potenziale cliente arriva in negozio, in azienda o in un concessionario auto conoscendo alla perfezione il prodotto in tutti i suoi dettagli? Quasi sempre..

Quanto influisce su un progetto web l’advertising on line in soldoni?

Generalmente le aziende hanno un budget per il marketing, ma a mio avviso molto spesso viene distribuito in modo molto dispersivo senza controllare quale strumento può dare i risultati migliori. La pubblicità online è, a mio parere, lo strumento ideale per farsi conoscere e allargare il campo d’azione. Il prezzo varia molto, dipende dal prodotto, dagli obiettivi, dalla zona, dagli utenti. Per fare un esempio, se una piccola azienda prima investiva 10000 euro all’anno in pubbicità, sponsor, cartelloni, giornali senza considerare il web, al momento attuale dovrebbe dedicare almeno il 50% di questa cifra, al web marketing.

Cosa ne pensi di questa corsa al web che in Italia stenta a partire, è vero che la maggior parte degli imprenditori delle PMI non credono negli strumenti web 2.0?

Si, sono d’accordo. Per quanto mi riguarda, chi spesso è titubante è piccolo imprenditore e l’imprenditore che ha paura del cambiamento. Sento dire che “ho sempre fatto cosi e dunque non cambio” oppure “costa troppo, adesso non posso”. In alcune situazioni lo posso capire ma il mondo sta cambiando e non è possibile a volte non farlo anche noi. E’ un dato di fatto che Internet è lo strumento di “CONOSCENZA” più diffuso, dunque io credo quasi vitale per un’azienda. Ma deve essere sempre usato con cautela, da esperti, da persone con passione che credono nel proprio lavoro, accompagnando l’imprenditore al raggiungimento dei suoi obiettivi.

Quali sono i benefici di aprire le proprie porte sul web con mezzi di comunicazione one 2 one?

Il dialogo ono to one è fantastico. Gestisco un blog aziendale nel quale rispondere alle domande dei clienti o potenziali clienti da molta soddisfazione. Si crea una vera comunicazione, con un rispetto tale reciproco da soddisfare entrambi anche senza che il cliente abbia ottenuto ciò che voleva, nel senso che, ad esempio, non esiste il prodotto. Ma quello che è certo è che lo hai fidelizzato, lui ha capito con chi ha a che fare e ritornerà. Forse avrà bisogno di cercare il prodotto anche da altri parti per avere una conferma e scoprirà che ciò che gli hai detto è verità per cui ti darà fiducia. E questo, a mio modesto parere, non solo online, ma in tutti i campi.

Ringraziamo Walter che resta a vostra disposizione per eventuali domande… I commenti sono aperti a tutti!

Mi raccomando non perdetevi le prossime novità… Stay Tuned!

Intervista di Daniele Catarozzi


















itomi_02

E’ la nostra prima intervista on-line!!
Intervistiamo Antonio Moro, alias Itomi.
Sebbene Antonio Moro possa vantare oggi moltissime esperienze come “art director”, tanto che prima di sapere dei suoi 34 anni, leggendo il suo cv on-line pensavo fosse un ultracentenario :-), oggi approfondiamo la sua esperienza professionale come creatore di Lega Nerd, il blog in crowdsourcing di cui abbiamo parlato ampiamente nell’articolo [MysteryCool: Lega Nerd, un social blog di successo], scatenando una discussione di più di 80 commenti.


E ora iniziamo …


Itomi, ora immagina che io sia Daria Bignardi, ti ricevo nel mio studio ampio e pieno di pubblico … come misura di tette ci siamo 🙂 … mi mancano solo le camicie di seta!!!
Iniziamo con le domande.


Itomi o Antonio Moro, definisci la tua % Nerd?
E dicci in 4 parole la % rimanente che cos’ è, ovvero che persona sei.


Premesso che essere nerd va ben oltre lo stereotipo che si è creato negli ultimi
anni, se dovessimo prendere come parametro i “canoni” nerd classici allora credo che
avrei un index molto alto.


Ho avuto la grande fortuna di essere nato “al momento giusto” per vivere in prima
persona alcune delle più importanti rivoluzioni della tecnologia, dal primo periodo
dei computer e video games alla nascita di internet.

Il mio primo computer è stato un Commodore 64, arrivato come un “messia” in casa mia facendo finire la NES in garage.
Ho vissuto la prima fase di “internet” quando già da anni mi collegavo alle BBS locali e internazionali con un adattatore telematico
della Sip collegato al C64. Quando è arrivato il web per noi era già “casa”, per il
resto del mondo solo un nuovo sistema di comunicazione con un grande potenziale.


Ho vissuto tutta l’epoca dei provider internet locali, con i loro abbonamenti
costosissimi e tutta la “moda” di “appropriarsi” degli abbonamenti utilizzati in
luoghi pubblici, come biblioteche o locali che mettevano a disposizione un
collegamento internet a pagamento.

Tanto che appena uscito da scuola ci sono andato a lavorare per un provider, facendo
il “web designer” quando ancora eravamo qualche decina in Italia a saper programmare
in HTML.

Sono cresciuto a suon di giochi di ruolo e mondi fantasy, ho vissuto l’epoca di
Dungeons & Dragons quando la TSR era la TSR. Ho continuato a giocare di ruolo da
quando avevo 12 anni ad oggi che ne ho 34.
Ancora oggi il giovedì sera gioco con
gran gusto, alternando un gruppo che gioca a Star Wars RPG in cui interpreto un
contrabbandiere interplanetario ad un altro gruppo in cui faccio uno stregone nella
Terra di Mezzo con GiRSA.

Ho frequentato club di giochi di ruolo prima e ludoteche poi da sempre, ho avuto la
grande fortuna di crescere in una zona d’Italia in cui il gioco intelligente ha
trovato luoghi di aggregazione molto prima che in altre. Ravenna da quando ho
memoria è sempre stata piena di ludoteche, negozi di fumetti, club privati e simili,
vere e proprie tane di nerd.

Leggo fantasy e fantascienza, tra le altre cose, da quando so leggere. Ho iniziato
ad usare sistemi 8086 da quando c’era solo MS-DOS e ho vissuto la nascita di
Windows.


Ho avuto la fortuna di frequentare un istituto superiore, l’I.T.I.S di Ravenna, che
aveva, per l’epoca (anni novanta), un laboratorio di informatica decente e,soprattutto,
una biblioteca con uno dei primissimi accessi internet per gli studenti in Italia.
Fondamentalmente rompo il cazzo online da quando esiste “online” e lavoro su internet da quando esiste il web. Sono abbastanza stereotipo? 🙂




Oggi si parla sempre più spesso di economia sostenibile, di riciclo e consumo etico, alla radio imperversa Mister Planet ed in TV mister Green.
I nerd sono anche green?


Io parlo per me, ogni nerd ha le sue idee in proposito immagino. Io trovo che per
quanto i temi di cui parli siano importanti e fondamentali per il continuo della
nostra specie… gli ultimi picchi su sostenibilità ed ecologia sono un’ipocrisia da
abbraccialberi.




Lega Nerd è nata nell’ottobre 2009. Hai iniziato da solo questa avventura?

Lega Nerd arriva dopo un periodo passato a scrivere prima per altri e poi per miei blog,
in cui ho fatto un sacco di esperimenti con WordPress.
WP e gli altri primi CMS in php hanno dato a chi come me è più grafico che programmatore
la possibilità di sviluppare blog prima e community poi molto semplicemente.
Ho sempre sviluppato da solo o quasi i miei siti.




Quanto tempo ci dedichi ogni giorno a parte gli altri lavori che svolgi?
Come ti organizzi?


Difficile dire un numero di ore giornaliere. Lavoro in ufficio su internet tutto il
giorno e la sera porto a casa il portatile, oltre ad avere tablet e smartphone
sempre connessi. Su LN posso lavorare, correggendo bozze di articoli, rispondendo ai
commenti o nei forum, praticamente 24 ore su 24.
Posso passare un giorno o due senza che lo guardi e giornate in cui rimango incollato tutto il giorno. Fortunatamente il
mio primo lavoro mi permette di gestire liberamente i tempi e posso quindi
organizzarmi come credo.

In generale? Passo un mucchio di tempo a lavorare su Lega Nerd, che sia lo sviluppo
di nuove feature o la correzione di bug oppure la gestione della community o, per
finire, la scrittura di nuovi articoli.




Quanti collaboratori hai per Lega Nerd?

Mi aiutano tutta una serie di amici e volontari, che siano promossi ad editor o
autore o che siano semplici collaboratori che inviano un articolo in bozza… sono
comunque parte della community per quanto mi riguarda e tutti hanno parimenti
contribuito al successo del sito.


A parte me l’unica altra persona “ufficiale” è Gianluca Zamagni, che ci fa da
sistemista e cura appunto il lato server della questione: Una parte a dir poco
cruciale visto i picchi di traffico che abbiamo raggiunto negli ultimi tempi.




Qual’ è secondo te il futuro del social media marketing in Italia?

Facebook si sta muovendo egregiamente. Ha messo a disposizione tutti gli strumenti
che ci servivano per promuovere i nostri contenuti, sia attivamente che
passivamente, statistiche, possibilità di promuovere i post a pagamento, strumenti
di integrazione diretta e indiretta tra blog e network.


Sono nati e nasceranno altri network sociali che possono essere interessanti per
alcuni target come scrivevo prima, ma in generale il social marketing vero si fa su
Facebook in Italia. Twitter e Pinterest sono ancora troppo poco utilizzati e Google+
è troppo di nicchia.

Facebook ultimamente pare voler monetizzare ad ogni costo e potrebbe forse stringere
le cinghie per chi di social marketing campa, limitando i servizi gratuiti in favore
di altri a pagamento.

E’ finita da un pezzo l’epoca in cui bastava fare una pagina dedicata al “culo” per
avere milioni di fan. Ora la competizione è fortissima, ma d’altro canto anche
l’audience è aumentata a dismisura e credo ci sia ancora spazio per tutti senza
grossi problemi.

Vedo sempre più professionisti specializzati in social marketing in Italia: Questo è
bene, il mercato sta evolvendo finalmente e sta diventando maturo, per lo meno in
certi ambienti.

Tutto questo mi ricorda molto quando è nato il webdesign: Tutte le professioni
legate ad internet hanno seguito un cammino simile, d’altronde.

Le possibilità sono infinite, viviamo in un’epoca bellissima in cui ci si può
reinventare abbracciando nuove professioni da un anno all’altro.




Chi è Itomi e cosa ha fatto:

Antonio Moro, meglio conosciuto come Itomi: ad oggi 27 dicembre 2012, 3273
articoli, 9737 commenti, 2527 amici, 45 gruppi seguiti su Lega Nerd…

Ha creato Lega Nerd nel 2009, il famosissimo social blog in crowdsourcing
dedicato alla cultura Nerd/Geek. Specialità: UX/UI Design, Graphic Design,
Brand Design, Social Marketing.


Attualmente e fin dal 2007 è il direttore creativo di Vae Victis
[http://vaevictis.it], uno studio italiano che produce videogames (OMG!)
che ha fondato insieme ad altri quattro soci.

Ha creato un paio di anni fa un blog che si chiama “Incauto Acquisto”
[http://incautoacquisto.com] dove le aziende spediscono materiale da recensire.

Nel 2002 inizia la sua avventura come Direttore Creativo di E-TREE, the
il più grande webdesign studio in Italia. Dal 2003 è Direttore Creativo presso
BlueLemon, uno studio dedicato ai WebGames, VideoGames ed alle
applicazioni RealTime 3D. E’ stato anche Direttore Creativo per WebTour Studio ed
ha sviluppato “TravelMix” brand, ilTour Operator di Mirabilandia.

Nel 2001 è stato partner e Direttore Creativo in Mimic Digital Contents,
creando contenuti digitali e format per Internet, la televisione ed il
teatro (con Mimic ha lavorato per la Triennale di Milano, per l’Eliseo di
Roma ed il teatro la Fenice di Venezia).
Negli anni 2000 e 2001 ha organizzato con Mimic e DollyDesign la prima e
più grande conferenza italiana di WebDesign: PixelDNA.


E’ stato il fondatore nel 1997 di IHGG, il primo newsgroup dedicato ai
giochi di ruolo in Italia, ai tempi super seguito e del sito web IHGGOL e
nel 1998, insieme ad Enrico Maioli, il fondatore di “DollyDesign” ora
dismessa, la prima webdesign community in Italia.

Non perdetevi il sito Itomi creative
[http://itomicreative.com/] e … ovviamente [http://leganerd.com].
























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