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Un viaggio dalle ultime novità di TorinoSposi ai siti web per organizzare un matrimonio 2.0

Sono andata a TorinoSposi 2015, manifestazione organizzata da GuidaSposi il 24-25 gennaio e dedicata e riservata ai Promessi Sposi.

Io, ovviamente, ero in incognito, essendo già sposata. Ho visitato la fiera con mio figlio al seguito.

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Tra le novità il Wedding Day.

Per esempio, il ristorante ‘l Bric, frazione Carboneri di Montiglio (Asti) propone appunto il Wedding Day, una giornata “porte aperte” come le scuole, in cui titolari ed addetti spiegano agli sposi interessati l’organizzazione del ristorante, le sale ed il numero di persone ospitabili, insomma danno tutte le informazioni utili per chi vuole farne la location del proprio matrimonio.

Un’iniziativa che reputo davvero ottima. Sovente infatti per i ristoratori può essere difficile ricevere dei promessi sposi, dando loro la dovuta attenzione quando ci sono altri eventi o matrimoni in corso.
Alcuni ristoranti offrono loro stessi dei servizi aggiuntivi: dai wedding planners per avere un ricevimento perfetto, fino ai servizi come macchine d’epoca, scenografie personalizzate, fuochi artificiali, massaggi. Un esempio è Villa Les Rèves a Chieri.

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I ristoratori che ho intervistano sono molto attenti al cliente ed alle sue esigenze: molti ristoratori scoprendo dalle mie risposte che non mi dovevo sposare né partecipare ad un matrimonio, invece che liquidarmi mi hanno segnalato i loro eventi per San Valentino o per Carnevale, con iniziative anche per bambini.

La stessa attenzione l’ho ritrovata nelle standiste degli atelier da sposa: lcune mi hanno dato le brochure e locandine delle collezioni di abiti da cerimonia che vanno bene per qualsiasi occasione elegante.

Ormai anche nel wedding planning impazza l’uso dei bar code come si può notare dalle foto seguenti.
E per le foto, vengono proposti sempre più spesso anche solo album digitali.

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Infine, alla fiera TorinoSposi è stato lanciato anche un concorso tramite selfie con tema “Ho scelto con TorinoSposi”.

GuidaSposi è sia un sito web sia un app.

Il sito di GuidaSposi propone ben 8513 fornitori.

Ma ormai anche i matrimoni si possono organizzare via Internet.

Sposi 2.0

Internet può essere davvero un valido alleato per l’organizzazione di un matrimonio, soprattutto nel caso di invitati provenienti da altri paesi e per dare in tempo reale informazioni su

  • location,
  • parcheggi,
  • previsioni meteo

e perchè no, soprattutto per creare la propria lista nozze personalizzata al 100% e per creare degli album fotografici.

I principali portali che permettono di organizzare matrimoni e liste nozze online sono oggi:

  • Zankyou (spagnolo nato nel 2007),
  • Ameliste (francese)
  • e Given2 (l’italiano).

Molti di questi siti permettono di creare un proprio sito di nozze gratuito (Ameliste un blog) ed una propria lista nozze: in realtà si tratta di somme di denaro di cui gli sposi possono disporre liberamente senza vincoli all’acquisto.

Given2 permette di importare la lista nozze anche su di un sito o un blog esistente.

Zankyou ha un servizio online ed un servizio di assistenza telefonica: è anche un’APP gratuita per iPhone e Android. E’ la lista di nozze più utilizzata in tutta Europa.

Offre i suoi servizi nei principali Paesi europei in 9 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, russo, tedesco,olandese e polacco).

Citando dal sito http://www.zankyou.com/it/su-noi:

Più di 100.000 coppie hanno creato il loro portale di nozze su Zankyou, ed oltre 500.000 sono i regali acquistati attraverso la lista nozze Zankyou. Ogni mese 3 milioni di utenti utilizzano Zankyou, per una media di 10 milioni di pagine visitate.

Con Zankyou una coppia di sposi può creare gratuitamente il proprio sito web delle nozze (es. http://tiziotizia.zankyou.com/it) con diverse sezioni:

– la sezione di presentazione dell’evento, data, news, commenti, location, hotel consigliati, previsioni meteo, mappe

– la sezione di presentazione dello sposo
– la sezione di presentazione della sposa
– la pagina di presentazione dei testimoni
– il libro delle visite, con nuovi messaggi, anche foto, canzoni, video
– la pagina con le conferme delle presenze alla cerimonia ed al ristorante
– la pagina dell’album delle foto

Nel sito web si può creare poi una sezione specifica per la lista nozze con scelta tra lista nozze internazionale, solidale, ecologica
I regali possono essere scelti nel catalogo online di Zankyou o anche solo creati virtualmente con una foto (anche dal proprio smartphone), un nome, un’idea, una tappa della luna di miele …

Gli invitati possono scegliere un regalo ed a pagamento effettuato gli sposi possono richiedere a Zankyou il trasferimento del loro valore monetario direttamente sul loro conto corrente in qualsiasi momento ed in seguito disporne liberamente, senza nessun vincolo all’acquisto.

L’unico costo è quello legato alla gestione dei regali una volta attivata la Lista nozze: 1,85% della somma regalata con un costo fisso di 1,15 euro per ogni pagamento, commissione a carico degli sposi (Gli sposi potranno decidere se incaricarsi della commissione, o se affidarla ai loro invitati.)

Zankyou garantisce l’accesso ed utilizzo illimitato del sito del matrimonio senza restrizioni per un minimo di 12 mesi, mentre su Given2 viene tolto dopo 6 mesi dalla data dell’evento.

Con Ameliste (francese)  si può creare un proprio blog gratuito de matrimonio: un mini-sito di nozze per gli sposi e gli invitati: foto, lista invitati, programma delle nozze, commenti…
Per i regali è prevista una commissione del 2.4% (e niente costi fissi).
I soldi dei regali vengono poi trasferiti su un conto bancario degli sposi o sulla carta Ameliste MasterCard.
La lista nozze è disponibile in 6 lingue.
Ameliste offre anche una Lista di nascita, ovvero la possibilità di creare una lista per festeggiare con parenti e amici la nascita del proprio bambino.
Ameliste si può provare gratuitamente e senza nessun impegno, iscrivendosi e provando a creare con 1 click una lista nozze online o un blog di matrimonio.
Ameliste ha un’applicazione gratuita chiamata AmelisteClick: il download di questo software non è obbligatorio per usufruire pienamente del loro servizio ma permette di creare ancora più rapidamente la lista di nozze direttamente da altri siti internet.
Permette cioè di inserire un prodotto nella lista a partire da qualsiasi sito web.

Given2 invece è italiano. Ha un’interfaccia grafica divertente ed accattivante.
La lista regali online si può fare per qualsiasi evento dalle nozze, alla comunione, alla laurea, al battesimo…

La creazione del sito web dell’evento è gratuita (su given2.us oppure given2.me), idem la creazione della lista nozze: un sito web personale e gratuito con: dominio, lista di nozze online, galleria foto, RSVP, guest book, mappe, informazioni su Cerimonia e Ricevimento e con cui gli invitati potranno segnalare agli sposi le loro preferenze alimentari (ecco un esempio http://given2.us/BabboNataleLaBefana).
Se si possiede un sito web, si può incorporare la lista regali nel proprio sito col plugin messo a disposizione da Given2 (facile come embeddare un video di YouTube).
Le notifiche via email, le statistiche ed i conti sono automatici ed in tempo reale.
Inoltre Given2 è l’unico ad avere un social network dedicato dove condividere i regali di nozze e scambiarsi consigli. Un modo pratico e divertente per far crescere velocemente la lista nozze online socializzando!

Given2 non si pone come intermediario finanziario e non carica commissioni.
Gli sposi pagano un euro al giorno per ricevere i regali, quindi conviene tenere la lista aperta per pochi mesi, ma poi non ci sono altre spese. Given2 ha stimato che i giorni medi di attivazione di una lista di nozze sono 60.
L’utente riceve il denaro sul suo c/c, a meno che non inserisca nella lista prodotti presi dal web, in quel caso, gli ospiti/inviatati pagano direttamente il fornitore.
Given2 prevede 4 metodi di pagamento:
Bonifico bancario, PayPal, Regalo in busta (l’invitato puo’ consegnare personalmente la busta con la somma in denaro o un assegno) o Acquisto del regalo: con questa opzione l’invitato potrà personalmente acquistare e consegnare al beneficiario il regalo prescelto.

L’acquisto potrà essere effettuato dall’ invitato stesso, sia nel negozio fisico che in quello online. In questo caso il beneficiario/titolare della lista regali deve comunicare i dati relativi alla consegna (magari anche il giorno stesso del matrimonio) compilando la voce istruzioni spedizione.)

Vi consiglio di leggere questo articolo se volete un’ottima comparazione di prezzi tra Zankyou, Ameliste e Given2:
http://sposiamocirisparmiando.it/zankyou-ameliste-o-given2-liste-nozze-online-prezzi-a-confronto.html

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Nota: tutte le foto sono state scattate alla manifestazione TorinoSposi organizzata da GuidaSposi

scritto da Monica Cordola

Fonti:
http://www.conventioninternazionaleweddingplanner.it/index.php/news/38-vi-presentiamo-uno-dei-nostri-media-partners-zankyou

http://sposiamocirisparmiando.it/zankyou-ameliste-o-given2-liste-nozze-online-prezzi-a-confronto.html

http://www.zankyou.com/it

http://www.ameliste.it/

https://given2.com/it/

http://www.guidasposi.it/

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Gadget


L’era dei gadgets è finita?
Assolutamente no.


Si sarebbe portati a pensare l’incontrario nell’epoca dei video virali, del social media marketing, invece l’oggettistica usata ai fini di promozione sta vivendo una nuova primavera.


Non si possono non citare gli inviti degli stilisti alle sfilate che ormai spaziano da opere di carta decorate a ciondoli finanche ad oggetti creativi ed inaspettati.


Tra gli inviti della men’s fashion week 2013 spicca quello originalissimo di Kenzo, una piccola scatola di latta contenente un mini kit con anche un moschettone da arrampicata.
(fonte: http://www.wallpaper.com/fashion/mens-fashion-week-ss-2013-show-invitations/5962)


Alla New York fashion week la Kenneth Cole Collection era preceduta da un invito di carta con degli uccelli olografici che volavano sopra il ponte di Manhattan. Lauren Moffatt per l’invito si è servita di una “key to cabin rentals”; Mathieu Mirano invece di una scatola di Petri, ovvero un recipiente piatto di vetro o plastica di forma cilindrica, un contenitore per terreni di coltura solidi e semisolidi in questo caso finti, con sopra stampati data e location!
(fonte: http://fashionista.com/2013/02/at-look-at-this-seasons-most-creative-new-york-fashion-week-invites/)


Negli anni precedenti, per citare solo alcuni esempi, alla Milano fashion week del 2010 per Dsquared men’s show un cappellino rosso con data e luogo stampati; per Vena Cava e per Les Hommes una pietra dalle sfumature purpuree e nere con invito stampato, alla Paris fashion week 2012 un ventaglio per Lacoste.
Sopra Londra, Christopher Raeburn, giovane designer di moda inglese, fece scendere il suo mini paracadute per contrassegnare l’uscita della sua collezione che si basa su stock dismessi di tessuti di uniformi e paracaduti poi reinventati come parachute parkas o altri vestiti eleganti e di una moda sostenibile.


Ma anche nel campo politico, il linguaggio della comunicazione passa attraverso i gadgets.
Per esempio, nel marketing delle campagne elettorali americane un ruolo primario è giocato dagli “electoral buttons”, ovvero le spillette, chiamate così perché dapprincipio erano proprio dei bottoni.


Presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, noto centro per l’arte contemporanea (www.fsrr.org) di Torino attivo dal 1995, in occasione della mostra “For President”, viaggio nelle campagne elettorali americane a cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami, ho potuto vedere di persona molte spille, le più antiche delle quali, di un collezionista italiano.


Nel 1896 lo scontro McKinley/Bryan è la prima campagna presidenziale ad usare intensivamente la propaganda.
Una rivoluzione è resa possibile dalla “celluloide” e dalla possibilità di applicarne un sottile strato a proteggere un piccolo pezzo di carta incollato ad un disco metallico da applicare sulle giacche.
E’ l’invenzione dei “Pinback Buttons”, che diventeranno il vero simbolo delle campagne elettorali americane.


Nel 1896 furono stampate diverse dozzine di tipi diversi di spillette, la maggior parte delle quali con la figura di uno dei candidati (in futuro alcuni con e senza occhiali, della bandiera americana, quindi, come colori dominano il blu, il rosso ed il bianco della bandiera.
Nel 1900 per le spillette si inizia ad usare l’oro per i candidati repubblicani e l’argento per quelli democratici. Carter sarà l’unico ad usare il colore verde, mai usato prima da nessun candidato (disse semplicemente che era il colore preferito da sua madre), il marrone sarà usato da Jerry Brown, bianco e arancione per i buttons con a scarpa con un buco con lo slogan “per non finire così”.


Obama sarà il primo a fare spilla multi color dove la sua foto è rimaneggiata stile pop art.
A partire dal 1920 i bottoni diventano meno cari, si deteriorano più facilmente come materiali, il messaggio non è più ricoperto dal foglio di cellulosa, diventano multi color e con disegni meno elaborati.


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locandina della mostra tenutasi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo


Molto eleganti le spille di Roosevelt con le stelle e strisce della bandiera americana o le rebus-button con la rosa che crea assonanza col nome del candidato (fiore + “velt”).
I buttons di Truman sono molto rari perchè ne fece fare pochissimi.
Tra le particolarità, le spille degli anni ’50 con la scritta “I LIKE IKE”, il più semplice e più popolare slogan di tutte campagne elettorali presidenziali, quella di John Kennedy large button 3 inches col suo ritratto di profilo, i button di Clinton con la Casa Bianca e Sala Ovale come simbolo di potere, le spille di Hillary Clinton e quelle di colore rosso di Sarah Palin, scelta come vice da John Mccain.
Le iniziative indirizzate all’elettorato femminile sono molto recenti: Obama nelle spillette mostra anche la sua famiglia, le sue figlie e sua moglie, anche Romney ne face uno dedicato a sua moglie Ann.
Per Obama e Hillary anche molti altri oggetti di merchandising: la saponetta con l’effigie di Obama e per Hillary la penna da scrivere di grandissime dimensioni con la sua effigie sul tappo.


Non si può poi non citare gli eventi del gossip reale che tanto hanno spinto le vendite dei gadgets, primo fra tutti il matrimonio di William e Kate Middleton nel 2011. Per la prima volta sugli oggetti è stato anteposto il nome della donna a quello dell’uomo per evitare di incorrere nell’abbreviazione WC, essendo il nome completo della principessa di Cambridge “Catherine Elizabeth”.
Tra i gadgets si annoverano non solo i classici capi di vestiario e le bandiere, ma anche cucchiai d’argento, iphone cover con cuoricini con le effigie dei 2 sposi, bicchieri, tazze, scatole di latta, orologi, porta sale, copriwater e carta igienica reale, i tipici soprammobili con la neve che scende sulla carrozza reale e sull’abbazia di Westminster, i piatti con la scritta “it shold have been me”! 🙂
E poi oggetti impensabili quali bustine di the, una birra ad edizione limitata, condom brandizzati, la medaglia celebrativa, coperte, spazzole, bambole e addirittura un frigorifero con l’immagine reale e, fantastica, la riproduzione della cerimonia in Lego: i due sposi, gli ospiti con i vestiti da cerimonia, la banda, la folla in attesa davanti a Buckingham Palace.
(fonte: http://www.gossipblog.it/post/20320/il-matrimonio-di-william-e-kate-20-gadget-impossibili-da-dimenticare)


Quindi, se siete creativi e vi piace l’oggettistica, c’è futuro per Voi.
Stay tuned.




scritto da Monica Cordola


















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